I
furti di auto sono, purtroppo, per i ladri nostrani, uno degli sport
preferiti, tanto che può capitare di ascoltarli, dopo una delle loro
azioni criminali, parlarne senza tanti problemi, in una trafficata
via cittadina.
Lo
testimonia un nostro lettore di cui riceviamo e
pubblichiamo il racconto di un’esperienza personale:
«Qualche
giorno fa mi è capitato lo spiacevole inconveniente di vedere la mia
auto, una Citroen non molto nuova, parcheggiata in via Michelangelo, che utilizzo quotidianamente per andare a lavoro, danneggiata in modo
serio a causa di un tentativo di furto durante la notte.
L’atto
criminale non andò a buon fine per la difficoltà nel disattivare i
sistemi antifurto. Dunque, fortunatamente la macchina era salva,
nonostante i danni e il serio danno economico subito. Fatta regolare
denuncia alla polizia e mandato in riparazione il veicolo, mi reco a
lavoro.
Qualche
giorno dopo, raccontando l’accaduto ad amici, uno di loro, che
quotidianamente va a lavoro con il suo furgone verso Terlizzi, mi
racconta che, proprio quella mattina, prima delle 7, mentre attendeva
il suo collega all’interno dell’abitacolo, aveva sentito in
lontananza due persone parlare in dialetto di un tentativo di furto
fallito. Il tizio lamentava all’altro di non essere riuscito ad
aprire l’auto, tuttavia, vantando la sua abilità, si riprometteva di riprovarci a breve.
Non
so se effettivamente i due stessero parlando della mia macchina. Il
dettaglio è di poco conto. Quello che mi stupisce è la sicurezza e
la spavalderia con cui, secondo le parole del mio amico, i due
parlavano di un’azione criminale all’aria aperta, non curanti della
presenza di altre persone in una via trafficata e del rischio di essere denunciati».