“Ennesime dimostrazioni, caso mai ne servissero ancora, della inadempienza della Giunta regionale pugliese e dell’assessore alla Sanità Lopalco in questa fase emergenziale”. Attacca così Domenico Damascelli, vice coordinatore regionale Fi. “È assurdo che vengano ripetutamente chiusi, spesso per più giorni, gli hub vaccinali, facendo così rinviare gli appuntamenti ai cittadini che avevano già prenotato e che sono in attesa di essere immunizzati -prosegue Damascelli-. A Bitonto, per esempio, ma non solo, questo è accaduto più volte e continua a verificarsi anche in questa settimana. Anche ai medici di Medicina generale vengono consegnate dosi in quantità assolutamente esigue, che non bastano a soddisfare nemmeno tutti i pazienti più vulnerabili. E l’annunciata attività di somministrazione a domicilio che doveva essere espletata direttamente dalle Asl? Solo propagandata e mai concretizzata, tranne per i casi gestiti dai medici di famiglia che cercano di far fronte provando a colmare le lacune del sistema regionale che, però, ricevono pochissime dosi e vengono ripetutamente mortificati dalla giunta pugliese”.
“Inoltre, non c’è stato coinvolgimento organizzativo, sin da subito, dei professionisti della sanità che hanno offerto la loro disponibilità alla gestione della campagna vaccinale -fa notare l’ex consigliere regionale-. La Regione, il 5 marzo scorso, ha firmato un protocollo d’intesa con le sigle sindacali, secondo cui i medici di Medicina generale, della Continuità Assistenziale e del Seu 118, che avessero manifestato disponibilità, avrebbero potuto presenziare alle sedute vaccinali, così da poter garantire assistenza sanitaria alla popolazione. La direzione generale dell’Asl Bari, pertanto, ha predisposto una piattaforma online per le istanze da parte dei medici, che hanno provveduto a presentarle entro 5 giorni dalla pubblicazione dello stesso sul Burp, come stabilito nell’accordo siglato”. “È però accaduto -continua a ricostruire il caso Damascelli- che, nonostante tanti di loro abbiano ottemperato alle procedure, il servizio non sia ancora partito, lasciando sulla carta i propositi del protocollo, bloccato da un mese e mezzo!”.
Dunque: “La Puglia è in sofferenza e anche la gestione delle attività per la vaccinazione dei cittadini va a rilento ed è disorganizzata, persino rispetto alle altre regioni italiane. Quanto accaduto sino ad ora è inammissibile, la popolazione non può essere lasciata brancolare nel buio, tanto più in questa fase critica vissuta da molte fasce fragili. Il governo regionale la smetta con la pratica dello scaricabarile, si svegli e proceda a tamburo battente con la vaccinazione a tappeto di tutti i pugliesi”, conclude Damascelli.