Il mese di agosto, storicamente, è il periodo dell’anno dedicato alle vacanze, ma anche quello in cui viene maggiormente avvertita, da parte di tutti noi, “l’esigenza di sicurezza”, nelle città di origine come nei luoghi di villeggiatura. Missione, quella di garantirla, quotidianamente svolta dalle donne e dagli uomini della Guardia di Finanza di Bari i quali, proprio durante questo periodo, hanno rafforzato i presidi a tutela del comparto economico – finanziario nell’intero barese, dalle località del litorale adriatico all’interno, con particolare attenzione al capoluogo. Una azione diretta, di controllo del territorio, basata sulla presenza di numerose pattuglie, a tutela dei consumatori e degli operatori economici rispettosi delle norme e delle regole del mercato. In un contesto caratterizzato dalla particolare affluenza turistica, italiana e straniera, e dalla conseguente vivacità delle attività commerciali e del terziario, l’operato delle Fiamme Gialle baresi ha visto infatti un importante incremento, sia in termini qualitativi che quantitativi. Nei soli primi venti giorni di agosto sono stati portati a termine ben quattrocento controlli in materia di scontrini, ricevute e relativa memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, un terzo dei quali è risultato irregolare. Nello stesso periodo sono stati oltre duecento i controlli sulla circolazione ed il trasporto delle merci, nonché in materia di controllo ai prezzi dei carburanti, riscontrando irregolarità nei confronti degli operatori che non hanno adempiuto all’obbligo di esposizione, nonché di comunicazione periodica al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi effettivamente praticati per ciascuna tipologia di carburante, in maniera separata per ogni modalità di erogazione. Si aggiunga che le molteplici segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità 117 da parte di altrettanti cittadini, segno questo – fra l’altro – di un accresciuto senso civico e di fiducia nell’Istituzione, valorizzate e incrociate con il prezioso patrimonio informativo delle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di indirizzare in maniera incisiva l’azione di controllo verso numerose attività commerciali o di prestazioni di servizi. Nell’ultima settimana sono stati sanzionati anche cinque operatori economici che hanno rifiutato il pagamento con carta elettronica nonostante l’obbligo di legge in vigore, per cui dallo scorso 30 giugno è stata introdotta una sanzione amministrativa aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Le numerose attività ispettive poste in essere dalle Fiamme Gialle quale polizia economico – finanziaria si collocano nel più ampio obiettivo strategico del contrasto all’evasione fiscale. Quest’ultima costituisce, infatti, un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fascesociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori fiscali, che proseguirà capillarmente, interessando tutti i settori di competenza.