Dall’avvocato Giuseppe Carbone riceviamo e pubblichiamo.
“É mortificante che un cittadino onesto debba sentirsi accusato di “battere cassa” nei confronti del Comune, per il solo fatto di aver chiesto il giusto risarcimento per aver trovato la propria autovettura danneggiata dalla caduta di un palo dell’illuminazione pubblica, la cui manutenzione incombe proprio sull’ente.
L’Avvocato Giuseppe Carbone, difensore delle parti danneggiate, afferma che quei pali non sono idonei alla loro funzione perché del tutto corrosi dalla ruggine, come constatato dalle Pubbliche Autorità intervenute, che hanno finanche menzionato detta circostanza nel verbale redatto, di cui si allega stralcio.
Ebbene, anziché tutelare il cittadino, il Comune di Bitonto é rimasto del tutto inerte alla richiesta di giusto risarcimento, vantando una delibera della giunta che dispone di costituirsi in giudizio contro l’onesto cittadino vittima di una palese omissione da parte dell’ente.
L’avvocato Carbone riferisce, altresì, che già nel mese di ottobre il Comune era a conoscenza della richiesta di risarcimento del cittadino, che è stata del tutto ignorata. Solo per questo si é reso necessario il ricorso alla giustizia.
Se si fosse trovato un bambino sotto quel palo? Anche i suoi genitori sarebbero stati tacciati di “battere cassa” o di lucrare?
Concludendo, l’avvocato Giuseppe Carbone, ribadendo la sua indignazione nel leggere il contenuto dell’articolo menzionato, afferma che l’asserita infondatezza del “rapporto sostanziale dedotto in citazione e della documentazione formata fuori dal contradditorio” , così come celebrate dall’ente, saranno valutate nelle opportune sedi giudiziali da persone competenti, con probabile aggravio di spese. Ah dimenticavo… tanto pagano i cittadini!”.