“Siamo in tanti, oggi, a Roma per partecipare alla marcia indetta da Libera in occasione Giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie – le parole sui social del sindaco Francesco Paolo Ricci -. Studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni camminano insieme per ricordare l’importanza di una lotta costante e decisa a qualsiasi forma di illegalità. Perché, nelle nostre comunità, non c’è e non ci sarà mai spazio per odio, violenza e sopraffazione”.
Anche Bitonto questa mattina ha voluto partecipare al fiume di legalità “Roma città libera”, organizzato da Libera contro le mafie e Avviso Piubblico in occasione della XXIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Il sindaco Francesco Paolo Ricci e l’assessore all’Istruzione Christian Farella hanno guidato le delegazioni delle scuole secondarie di primo grado tra le vie della capitale per manifestare la volontà di contrastare la mafia e l’illegalitá diffusa anche mantenendo viva la memoria di chi è stato ucciso e onorando il coraggio e l’impegno di chi le ha combattute e le combatte ogni giorno.
Tra le vittime di mafia ricordate durante il corteo, anche la nostra Anna Rosa Tarantino, colpita per sbaglio in una sparatoria tra clan rivali che si contendevano le piazze di spaccio.
“Leggere e ascoltare il nome di Anna Rosa Tarantino, l’anziana signora uccisa per errore nel nostro centro antico durante uno scontro a fuoco tra clan malavitosi rivali la mattina del 30 dicembre 2017, come quello di altre persone barbaramente assassinate dalle mafie, scandirli con cura, è stato un modo per far rivivere le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche la vita di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vite, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e libertà negate”. – ha scritto sui social l’assessore Farella, ricordando la frase di don Luigi Ciotti: “L’Italia, senza memoria, è un paese senza storia e senza veritá”.