Ci risiamo. Ancora una volta.
Proroga, proroga, proroga. L’ennesima. Fino a perdere il conto.
Cosa succede? In attesa che più di qualcosa di sblocchi – lo start della Sanb, il completamento dell’iter della gara a doppio oggetto della Asv, l’espletamento dell’Avviso Pubblico per affidare la redazione del nuovo servizio di Igiene urbana, a gestire i rifiuti a Bitonto e frazioni sarà ancora l’Azienda servizi vari.
Per altri sei mesi. Fino al 30 novembre.
Da Palazzo Gentile, con un’apposita ordinanza di ieri, hanno deciso quello che era scontato, prevedibile, e giusto da fare.
La (triste) storia, infatti, la conosciamo tutti. Nel dicembre di cinque anni fa, nel rinnovare il contratto in essere all’Azienda da un paio d’anni sita in via Quorchio, nella Zona artigianale, il Comune stabiliva “la prosecuzione del vigente contratto dei Servizi di Igiene Urbana Rep. 2055/2008 del 23 luglio 2008, in scadenza al 31 dicembre 2012, fino all’avvio della gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani da parte del nuovo gestore individuato dall’Aro”.
Che sarebbe partito di lì a poco. Un gestore unico per i Comuni di Corato, Terlizzi, Ruvo, Molfetta e Bitonto.
Aro fa rima con Sanb, Società ambientale Nord barese, il soggetto che si è creato con l’Ambito di raccolta ottimale.
Il problema è che però, la Sanb non s’ha ancora da fare e, cosa ancora peggiore, continua a navigare in acque a dir poco tempestose. Nonostante una ricapitalizzazione decisa nel novembre 2016, a metà 2017 viene prima commissariata, e poi si è deciso “lo scioglimento anticipato della Società e la messa in liquidazione con decorrenza immediata, con contestuale nomina del liquidatore”.
Ma c’è di più, perché “il percorso della Società, a ogni modo, è continuato – si legge nell’ordinanza di ieri di Palazzo Gentile – stante la ferma volontà degli amministratori dei cinque Comuni soci di portarlo avanti procedendo sostanzialmente, nei termini di legge, con la ricapitalizzazione della Società e la revoca dello stato di liquidazione. Ad oggi, a seguito dell’approvazione del documento di “Aggiornamento del Piano Industriale A.R.O.” da parte dei Soci della S.A.N.B. S.p.A. e della loro decisione di procedere nel senso della ricapitalizzazione della società e della la revoca dello stato di liquidazione, cono sottoposizione della proposta ai rispettivi comunali da parte di ciascun socio, previa approvazione e recepimento formale delle relazioni di aggiornamento da parte del Commissario ad acta dell’ARO e manifestazione di parere favorevole da parte dei sindaci revisori della S.A.N.B, in data 27 aprile 2018 l’Assemblea dei Soci ha deliberato all’unanimità l’approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2017, risultato in ulteriore perdita”.
La Sanb, quindi, non è ancora operativa.
Ma – come già accennato – sono altre due le partite in corso. Una riguarda proprio la storica azienda partecipata del Comune, che tornerà ad avere un Consiglio di amministrazione dopo anni di amministratore unico, e che vede ancora in corso il percorso per la gara a doppio oggetto: da corso Vittorio Emanuele mantengono le quote, e c’è da trovare un altro socio privato, che però sia operativo.
L’altra, appunto, è l’apposita indagine di mercato lanciata la scorsa estate, volta a individuare, tra i partecipanti, quelli in possesso dei requisiti richiesti a cui poter rivolgere l’invito alla procedura negoziata finalizzata all’individuazione di un operatore economico per l’affidamento del servizio di elaborazione della progettazione esecutiva del nuovo servizio di igiene urbana.
E anche qui si procede a rilento perché, fanno sapere da corso Vittorio Emanuele, “a seguito dell’espletamento delle procedure di gara, si è proceduto ad affidare l’espletamento del Servizio alla Società ZUNK Studio Srl, e alla data odierna gli affidatari sono in fase di consegna di una prima bozza della progettazione”.
Quindi, allora, la proroga all’Azienda servizi vari. L’unica cosa da fare.