Riconoscere gli errori del passato per programmare in maniera decisa e concreta il futuro della prima azienda a cielo aperto della Regione, l’agricoltura, che ha bisogno di interventi strutturali per poter continuare a recitare un ruolo da protagonista dello sviluppo economico del territorio.
È questo il messaggio più importante emerso durante l’incontro di lunedì, presso la Cooperativa Produttori Olivicoli, la prima realtà cooperativa olivicola d’Italia.
Oltre 300 i partecipanti all’assemblea che ha discusso dei processi e delle politiche di sviluppo di un settore che ha dimostrato, durante il lockdown, di essere fondamentale per la vita di ogni cittadino.
Mattatore dell’incontro il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, che ha scandito a chiare lettere al Senatore Dario Stefano, Presidente della XIV commissione, e al candidato al consiglio regionale, Francesco Paolicelli, temi e necessità fondamentali per gli agricoltori.
“Abbiamo bisogno di una Regione che affianchi quei produttori che si aggregano, che fanno squadra, per portare i prodotti più buoni e genuini della terra, dall’olio extravergine d’oliva al vino all’ortofrutta, sui mercati nazionali e internazionali – ha evidenziato Sicolo -. Abbiamo tutte le carte in regola per competere ma molto spesso, almeno per ciò che riguarda l’olio, siamo costretti a combattere anche con lo Stato che non apprezza e valorizza la qualità del nostro prodotto”.
Sicolo ha chiesto agli interlocutori istituzionali presenti un impegno “a garantire sicurezza nelle campagne, non è possibile che nei terreni si rischi di rimanere a piedi perché squadre di delinquenti arrivano e ti portano via mezzi agricoli e trattori”.
Capitolo importantissimo per Sicolo è certamente l’acqua. “C’è bisogno di un deciso e concreto cambio di passo nella gestione dell’acqua, a partire dalla gestione dei consorzi di bonifica e dalla rete Arif che devono servire ogni azienda agricola in modo tale da consentire agli agricoltori di continuare a produrre qualità e di concentrare le risorse negli investimenti”, ha ricordato Sicolo.
“Sfruttando i fondi del recovery found messi a disposizione dall’Unione Europea per l’emergenza covid, si potrebbe riprendere il progetto della Diga del Loconte che avrebbe dovuto portare l’acqua dalla Murgia al mare fino a Monopoli, sarebbe davvero una grande opera strategica per questa terra”, ha evidenziato il Presidente di Oliveti Terra di Bari.
La chiusura, invece, è tutta locale e tocca un’opera infrastrutturale importante bloccata da anni: il ponte sulla SP231.
“È una vergogna che quel ponte sia ancora lì, costruito a metà, è un’opera strategica per i nostri agricoltori e la politica ha il dovere di risolvere definitivamente la questione procedendo a nominare una nuova ditta per l’esecuzione dei lavori dopo i problemi e le gravi inadempienze riscontrate con la precedente”, ha concluso Sicolo.