Si è concluso, lunedì presso l’aula magna dell’Istituto
Comprensivo Sylos, il ciclo di incontri “Genitori si cresce… sul sentiero delle emozioni” con un grande
palpito nel cuore. I nonni e nipoti hanno raccontato di sé
dimostrando, con tanta tenerezza, quanto sia importante ascoltarsi e prendersi per
mano.
«Quest’anno è il
nostro secondo anno di vita come associazione –ha dato il benvenuto Mario Antonacci, presidente di “Insieme per crescere” –. Abbiamo voluto cercare di
responsabilizzare i genitori per far comprendere le loro emozioni e quelle dei loro
ragazzi. Questa sera abbiamo creato una sinergia con l’Università degli Anziani
per raccontare le nostre emozioni e comprenderci».
E’ il secondo e ultimo incontro che si è tenuto all’interno
dell’I.c. Sylos e il dott. Antonacci è grato per la risonanza che ha avuto il
suo progetto. L’associazione ha l’obiettivo di allargarsi e di coinvolgere
sempre più genitori per crescere, appunto, insieme.
«Sono soddisfatta di
vedere questi giovani genitori che si mettono in gioco per crescere –ha
affermato la prof.ssa Angela Maria
Mangini, dirigente dell’I.c. Sylos-. Genitori
si diventa piano piano ed è difficile ricoprire questo ruolo che oggi richiede
molto impegno. Genitori lo siamo un po’ tutti, anche i docenti con i loro
alunni. Tuttavia, avremo sempre da imparare».
Ci si chiede perché l’associazione “Insieme per crescere”
abbia scelto di riflettere su cosa sia educare
alle emozioni. I presenti all’incontro hanno trovato la loro risposta solo
alla fine. I racconti dei nonni e dei loro nipoti –mediante lettere, recite e
storielle- hanno sprigionato gli animi di tutti, piccoli e grandi. Il solo
fatto di emozionarsi per un qualcosa non provato sulla propria pelle o per un
tuffo nel cassetto dei propri ricordi ha reso chiaro il messaggio. Viviamo in
un mondo caduco e fatto di momenti fugaci. Viviamo nella virtualità, nello
strenuo tentativo di stare al passo con i tempi e nel mondo della velocità.
Finiamo per perdere il senso delle emozioni e della tenerezza di qualsiasi tipo
di rapporto, soprattutto quello più importante con la propria famiglia. La
famiglia è l’unica certezza che abbiamo e che dobbiamo custodire. A tal
proposito, «Consumiamo troppo in fretta
gli eventi e il nostro modo di viverli e reagire –ha dato la sua risposta alla
predetta domanda il vicesindaco Rosa
Calò–. Io ho vissuto molto tempo con
i miei anziani e ho capito quanto sia importante per loro raccontare il proprio
vissuto. Ai giovani tocca ascoltarli. Viene trasferito il sapere e il senso del
cambiamento delle cose nel tempo». Prima di poter riflettere, quindi, sulla
ricetta del genitore perfetto, è opportuno interpellare i nonni. Abbiamo
bisogno di grandi esempi per poter aprire le porte del nostro futuro.
Il dott. Valentino
Losito, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia, ha intervistato nonna Pasqua e i nonni Luigi e Marco – nonché il noto prof. Vacca,
autore di numerosi scritti- che hanno
mostrato cosa significa essere figli, genitori e nonni.
«Grazie nonni –ha
affermato il dott. Losito–. Grazie ai nonni che sono qui, che non ci
sono più, che sono altrove. Grazie a coloro che soli e abbandonati vorrebbero
fare i nonni e non possono. Quando si parla di nonni, bisogna percepirli con
tutti i sensi. Nel film “La grande bellezza” ho appreso che la cosa più bella è
sentire l’odore della casa dei vecchi».
Ma chi sono i nonni?
Risponderemo con lo stralcio di una lettera, scritta da
un’alunna.
“I nonni credo che
siano una grande àncora aggrappata a uno scoglio, antichi
ulivi dal tronco rugoso ma forte, con radici profonde, rami robusti capaci di
opporsi a qualsiasi vento. Credo che assomiglino a coperte di lana colorate,
capace di avvolgerti in un abbraccio che ha la magia di rassicurare l’anima. (…)
I nonni… hanno gli occhi che brillano quando li coccoli un po’, nascondono le
lacrime dietro i ricordi di quando ero bambina, quando mi tenevano per mano per
insegnarmi a camminare senza paura di inciampare. Stringono le foto dei ricordi
tra le mani, conservano nelle scatole di latta le emozioni più belle… ti fanno
discorsi che a volte non capisci subito ma con il tempo quelle parole ti
scorrono nella mente tante volte fino a quando ne capisci il senso…”.
I nonni ti ascoltano
in silenzio, ti trasmettono forza, fiducia e pazienza. Sono lì ad aspettarti
anche se non hai mai tempo per loro. Sono sempre pronti a sedersi accanto a te
sul gradino del loro giardino.
In conclusione, la
morale dell’associazione “Insieme per crescere” secondo il dott. Losito: «Il simbolo della vostra associazione è il prendersi
per mano ed è quello che dobbiamo fare: una catena umana per liberarci.
Dobbiamo saper tener strette le mani, ma essere anche capaci di lasciarle al
momento giusto affinché i nostri figli possano crescere».