Si è tenuto ieri, nella Sala degli specchi del Comune,
un incontro organizzato dall’onorevole Francesco Cariello (M5S), il vicesindaco
Rosa Calò e alcuni genitori delle scuole elementari.
Pomo della discordia è la mensa scolastica di quest’anno
che proprio non s’ha da fare.
I genitori lamentano le scelte fatte per il menu che
verrà utilizzato durante l’anno: “Non è
possibile che i nostri figli mangino pasta e ceci come primo e piselli di
contorno, non ci sia frutta di stagione – dicono -. Il menù è poco vario e non di ottima qualità: abbiamo avuto una
riunione nella commissione mensa tra genitori e c’è stato un nuovo indirizzo,
delle richieste. Ora attendiamo che la Asl ci dia delle risposte”.
A fronte delle richieste dei genitori la parte politica
si impegnerà a dialogare con la Asl per poter trovare una soluzione al
problema.
Questo, si spera avvenga in questa settimana, poiché il
servizio mensa dovrebbe cominciare il 3 novembre. “Se non saranno soddisfatte le nostre aspettative – aggiungono i
genitori – difficilmente terremo i
bambini a quelle condizioni”.
A non renderli felici ci sono
anche le tariffe che il Comune ha applicato (riviste due volte,
e leggermente al rialzo per le fasce di reddito medio-alte rispetto all’anno
scorso) e, soprattutto, che queste
vadano a regime soltanto dal 1°gennaio, perché per i primi due mesi (novembre e
dicembre) si dovrà pagare secondo le quote di compartecipazione decise a
luglio. E più alte di quelle riviste a settembre.