Passi silenziosi e fulminei. Nel giro di qualche
attimo, un po’ di distrazione, il reparto pieno e via – più che col valzer –
con il furto.
Ebbene, le mani di velluto hanno colpito anche il
nosocomio bitontino.
L’altra mattina, infatti, dei ladri si sono introdotti
nella struttura, al primo piano dove è situato il consultorio, rubando soldi e
documenti dalle borse di due dipendenti.
Una racconta: «C’era
tanta gente in attesa, altra in visita, lavoravamo a pieno ritmo alle 10.30
circa ed è bastato un attimo per vedere le borse nella nostra stanza rivoltate.
Niente più documenti, niente soldi e carte di credito».
Nessun segno di scasso perché la porta non era chiusa a chiave. Una delle due malcapitate non ha fatto in tempo nemmeno
a bloccare la carta di credito, che, subito, le sono stati sottratti 700 euro.
Persi, irrimediabilmente.
Sono intervenuti i Carabinieri per fare i rilevamenti
del caso ma il coro che giunge dai dipendenti è uno solo: «Siamo lasciati qui, abbandonati al nostro lavoro. Ogni giorno abbiamo
a che fare con chiunque senza un minimo di sorveglianza, senza controlli. Porte
aperte ovunque manco fosse il Colosseo, chiunque può accedere, entrare e farci, per assurdo, anche del
male. L’episodio di oggi ne è dimostrazione soprattutto perché – non di questa entità – ma non è il primo: ci hanno rubato di tutto, persino i pulsanti per lo sciacquone in bagno».
Richieste e sollecitazioni d’aiuto provengono dalla
struttura già scippata di non pochi servizi e funzioni che un tempo offriva al
nostro territorio…