Torna del mirino dei malviventi l’associazione L’Anatroccolo Onlus, sodalizio che, a Bitonto, è impegnato nell’inclusione sociale di diversabili, delle loro famiglie e nella gestione di due beni sottratti alla mafia. Ha registrato, giovedì, un furto di attrezzature digitali con scasso di una delle due porte d’ingresso della sede che si affaccia su piazza Carmine Sylos. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato. I danni ammonterebbero a oltre 2 mila euro stando a una prima stima del presidente Domenico Bellifemine. «Solo dieci giorni fa ho subito il furto della mia auto, una 500 x nuova, -ha detto- e, come se non bastasse, hanno colpito anche l’associazione. Ci hanno sottratto diverse cose come un proiettore, un lettore dvd e due forni». Sarebbe stata fondamentale una chiamata anonima arrivata al presidente intorno alle ore 20. «Mi hanno detto di avere sentito dei rumori in sede -ha raccontato Bellifemine-, al che, accertatomi che non fosse occupata da nostri collaboratori, mi sono recato sul posto. Al mio arrivo, ho capito che i ladri erano ancora all’interno perché ho provato ad entrare dall’ingresso principale di via Megra ed era bloccato». Sul punto di raggiungere la piazza, poi, l’amara scoperta: «stavano fuggendo a bordo di un’auto». È questo l’accesso che hanno scassinato, danneggiando, pare con dei trapani, l’inferriata e la porta blindata. «Hanno messo tutto a soqquadro, svuotato un laboratorio e hanno agito come se volessero occupare la nostra associazione». L’area non sarebbe videosorvegliata. A preoccupare il presidente, sarebbero le dinamiche e tempistiche dell’accaduto ora al vaglio delle forze dell’ordine. Era il 2017 quando da Palazzo Gentile arrivò la notizia dello stanziamento di alcuni fondi da parte del Ministero dell’Interno che avrebbero dato vita a due realtà oggi importanti negli immobili sottratti, due anni prima, alla criminalità organizzata in via Togliatti e via Muciaccia e affidati all’Anatroccolo in rete con la locale Rete organizzazione area disabilità (Road). Si tratta di un Bed and breakfast sociale che sarà gestito da persone con disabilità e di una residenza temporanea per chi di loro avrà esigenze speciali, progetti noti per favorire l’inclusione sociale, accrescere l’autonomia del singolo e promuovere un turismo accessibile. «In quel periodo ignoti incendiarono la sede dell’associazione e solo qualche giorno prima -ha precisato Bellifemine- rubarono la mia auto». I danni riportati allora furono gravi, i vigili del fuoco riuscirono a domare le fiamme e poi fu disposta la chiusura della struttura fino alla sua messa in sicurezza che portò via un bel po’ di tempo. «Oggi -ha sottolineato il presidente dell’Anatroccolo- stanno per partire questi progetti nella cosiddetta zona 167 e abbiamo subito altri due furti. Non abbiamo alcuna certezza che gli episodi possano essere collegati, ma le coincidenze riscontrate sono assurde». La speranza è che non ci siano conseguenti rallentamenti per le due realtà che dovrebbero essere inaugurate entro dicembre. «Non è possibile che siamo costretti a vivere nella paura e nel pericolo -ha concluso Bellifemine-, eppure cerchiamo di aiutare tutti coloro che hanno bisogno consegnando viveri, vestiti e coinvolgendoli nelle nostre attività. Ci dispiacerebbe cambiare sede, siamo in via Megra da 22 anni». Sono, infatti, un punto di riferimento storico per la comunità, uno spazio nato nel 2000 dall’idea di un gruppo di famiglie che hanno fatto rete per donare colore a chi ha bisogni speciali e sogni da realizzare.