Dal Segretario Generale Regionale della FSP Polizia di Stato Puglia, Giuseppe Fabio DIMONTE, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La FSP Polizia di Stato già nel gennaio scorso era intervenuta a seguito dei fatti cronaca relativi all’evento criminoso avvenuto a Bitonto, commentando le dichiarazioni dell’allora Ministro dell’Interno Minniti. Nello stesso comunicato avevamo già espresso tutta una serie di situazioni di particolare rilevanza a livello regionale relative all’ordine e alla sicurezza pubblica con particolare specificità provincia per provincia sulle quali la politica ad ogni livello, locale, regionale e nazionale avrebbe dovuto tener i fari sempre accesi, perché per quanto la Puglia sia un’unica e bellissima regione, le problematiche tra le varie provincie devono essere analizzate nelle loro specificità pur mantenendo un’ottica generale ma non generalizzata. Come più volte richiesto, anche nel corso di un incontro avuto c on il Presidente Emiliano lo scorso anno, è necessario ora più che mai istituire un “Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza” come f orma di osservatorio permanente regionale sulla sicurezza, per l’analisi dei fenomeni criminali e di illegalità e per il coordinamento e lo sviluppo delle politiche regionali di informazione, ricerca, documentazione e formazione in materia di sicurezza che possa effettuare indagini sulla percezione della sicurezza dei cittadini pugliesi. L’attività preventiva e partecipativa deve prevalere sulla forma repressiva in modo da sradicare quella cultura dell’ “anti stato” troppo ancora insita in molte aree della regione. Così come la Regione Lazio ha d a anni istituito presso la Presidenza della Giunta regionale l’Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione, quale organismo di supporto per le attività della Regione in relazione alle funzioni di programmazione e valutazione degli interventi regionali per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione, e quale organismo di concertazione sugli aspetti tecnici delle politiche regionali per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione, tra le istituzioni e le parti sociali rappresentative delle categorie di settore.
Sarebbe auspicabile che la Regione istituisca una vera e propria cabina di regia perché siano attuate tutte le forme preventive, coordinate e concordate sul territorio pugliese capace di far fronte alle specifiche problematiche provinciali. Una cabina di regia con a capo il Presidente Emiliano, un uomo delle istituzioni prima che politico, da sempre attento ai temi della sicurezza, dell’ordine pubblico e della protezione civile. Proprio perché per noi è forte il senso del dovere e di servizio da quando abbiamo giurato fedeltà alla bandiera italiana, che ci sentiamo obbliga ti a dare un contributo per migliorare la qualità della vita nella nostra Regione, con iniziative che coinvolgano Istituzioni, politica, associazioni impegnate nel sociale a tutela dei cittadini. Questo gioverebbe alle Forze di Polizia in primis impegnate sui territori permettendogli di muoversi con più sicurezza, rapidità e con efficacia. Non servono nuove norme, quelle che ci sono, sono valide m a vanno integrate con correttivi circa la fattibilità delle stesse. Sentiamo fortemente il dovere di dare una risposta concreta. Come sindacato siamo e saremo in prima linea per la sicurezza partecipata, ci vuole un progetto chiaro e non modelli di comodo in funzione del momento. I cittadini hanno diritto di vivere in un contesto sicuro, gli operatori d i Polizia a muoversi in un territorio “coperto” e non fatto di enunciazioni demagogiche. Bisogna attuare delle politiche mirate a diffondere la cultura della legalità favorendo la crescita del senso di consapevolezza collettiva intorno a principi e questioni di natura etica e giuridica, favorendo l’attivazione di una rete tra enti loca li, forze di Polizia a competenza generale, Polizia locale, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali. Favorire processi di integrazione delle politiche sulla sicurezza e della legalità con le altre politiche settoriali, seguendo una logica integrata che pone tali azioni come punto di raccordo tra politiche di prevenzione e politiche di contrasto a fenomeni di esclusione sociale. A Foggia, lo sfruttamento delle persone immigrate e il caporalato non sono più un’emergenza ma un fatto strutturale, allora a questo punto lo Stato così come ha fatto con “l’operazione Primavera” all’inizio dell’anno 2000 debellando il fenomeno criminoso del contrabbando sulle coste pugliesi, mettendo in campo tutte le forze politiche e delle istituzioni, così è il momento di intervenire per contrastare veramente questo crimine. Su questi temi la politica non si divida ma si unisca e litighi pure sui modi ma non sul da farsi! Una sintesi è necessaria! lo chiediamo noi poliziotti che tutti i giorni siamo sul “campo” e siamo il primo vero filtro tra il “problema” e la politica. E mentre la politica ha i suoi tempi per decidere e legiferare, qui le persone muoiono, sulle strade, nei campi o per la criminalità. Il poliziotto è colui che invece deve decidere, velocemente e nella maniera più efficace sperando che per il non troppo eccesso di zelo sia costretto a subire “atti dovuti”. Anche in presenza di leggi, abbiamo come sindacato più volte lamentato carenze strutturali, come alloggi per il personale dopo tanti anni ancora oggi a Foggia esistono problemi legati agli alloggi ex legge Gozzini. La Giunta regionale pugliese ha deliberato la realizzazione di tre foresterie destinate per migliorare le condizioni di vita dei braccianti agricoli stagionali che raggiungono la Puglia nei mesi della raccolta ortofrutticola estiva ma noi aggiungiamo anche che le politiche di accoglienza ed integrazione devono essere bilanciate da politiche a favore del benessere e della integrità degli operatori di Polizia. Integrazione e sicurezza devono viaggiare insieme. La provincia di Foggia, con l’istituzione del nuovo Reparto Prevenzione Crimine il cui organico previsto era di 70 unità, ad oggi ne conta solo 35! come si possono attuare delle politiche della sicurezza se non ci sono uomini, mezzi e locali a disposizione degli operatori della sicurezza? Poiché il tema Foggia è “caldo” ormai in maniera sistematica perché per il periodo estivo non si è pensato un piano di rinforzo dedicato?
Proprio per questo motivo questa O.S. chiederà se necessario un incontro anche al Ministro Salvini, sperando visto che proprio in questi giorni si trova in terra pugliese, possa accogliere il nostro appello per un incontro ed un confronto su i temi “caldi” della Puglia e non solo per le temperature!
Nel periodo estivo occorrono agenti di rinforzo presso le sezioni della Polizia Stradale! Le arterie sono piene di mezzi, veicoli, camper, pullman senza dimenticare che proprio in questo periodo molti sono i camion carichi di pomodori che invadono l’asse autostradale Canosa-Avellino-Caserta. Discorso ulteriore ma non meno importante riguarda le ormai croniche carenze di personale della Polizia Municipale nei vari comuni, che sempre più impegna le Volanti al rilievo degli incidenti stradali. Taranto, città da quasi 200mila abitanti non ha personale della Polizia Locale in servizio H24 e nonostante il Comandante abbia introdotto la fascia oraria dalle 18.00 alle 24.00, questi si rifiutano di farlo, proclamando lo stato di agitazione, ora siamo all’assurdo! Qui tutti devono fare la propria parte e ancora con le amministrazioni comunali che rilasciano licenze per apertura attività di somministrazione bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, una accanto all’altra, con i giovani principali fruitori dei c.d. “cicchetti” e poi si trovano a gestire problemi di disturbo alla quiete pubblica e il degrado urbano, pretendono poi per coprire l’errore un poliziotto ad ogni angolo! Allora sarebbe opportuno che quando si rilasciano queste licenze si debba fare una “call” per acquisire il parere dell’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza (Questore o Dirigente di Commissariato distaccato), perché il comune “incassa” e alla Polizia “si scarica”! I Sindaci sono chiamati a collaborare negli ambiti di competenza dell’ente locale per il migliore espletamento della funzione della sicurezza pubblica, perché la difesa dell’ordine pubblico non è solo un’attività repressiva ma deve preventivamente comprendere ogni azione capace di evitare l’insorgere di scontri ed il loro degradare in episodi di turbativa.
Allora è necessario e non più derogabile un tavolo di discussione a livello regionale per affrontare in maniera sistematica, uniforme e strutturata le problematiche relative all’ordine e alla sicurezza pubblica. Come sindacato lo chiediamo con forza perché siamo convinti che il modello partecipato e preventivo sia sempre il modello vincente per il bene comune del nostro territorio.
Come ogni anno, questa Segreteria Regionale vuole ringraziare tutti i poliziotti e tutte le FF.OO. impegnate, in questa settimana di Ferragosto, a vigilare sull’inteso traffico presente sulle strade pugliesi e soprattutto vogliamo raccomandare a tutti i genitori di non dimenticare i bambini in auto e a tutti gli utenti di non abbandonare gli animali.