Dal costituendo Circolo di Fratelli d’Italia di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Pregiatissima Assessore Legista,
Abbiamo apprezzato, senza esitazione alcuna, le dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa locale lo scorso martedì, con le quali illustrava all’intera cittadinanza le misure adottate dall’Amministrazione, di cui fa parte, tese a favorire una ripresa economica, dopo il triste e bieco fermo a cui siamo stati costretti per arginare il contagio da Covid-19.
Qui alcune nostre brevi considerazioni. Partiamo dall’esiguità delle misure. Poca roba. Pochissima roba, per quello che è il nostro pensiero. Poca cosa, quasi abbiate voluto esprimere il cosiddetto minimo sindacale o la classica e sempre efficace lavata di faccia. Poca cosa, anche perché, le misure adottate dall’Amministrazione Abbaticchio sono, quasi, dettate dall’obbligo di un distanziamento tra gli individui, tra i cittadini tornati alla quasi normalità.
Poca cosa, ancora e perché … piove sul bagnato: la misura principale (Tosap) attiene l’unica voce del vocabolario dei due mandati Abbaticchio: la movida. L’adozione di misure, che attengono la Tosap, favoriscono pressoché le attività legate alla movida, non già nel pagamento della tassa di occupazione, bensì nella concessione di ulteriore suolo pubblico, nella misura del 50% di quello già utilizzato, a determinate condizioni.
La città va ben oltre la movida. Non è solo movida. Per carità, piacevole a tal punto che ne abbiamo avuto tutti tantissima nostalgia nei mesi scorsi. Ma tutto sembra essere incentrato sulla movida, sugli spettacoli, concerti, festival e via dicendo … panem et circenses, vien da pensare!
Nei giorni scorsi, come a Lei noto, la stampa ha reso pubblica un’iniziativa di petizione popolare con la quale, una volta raccolte le necessarie 750 firme, i firmatari chiedono che venga approvata la proposta di deliberazione in materia di TARI 2020, all’uopo prevedendone non già e non solo slittamenti nel pagamento, bensì forti sconti.
Nel raccogliere le necessarie firme, ci siamo resi conto che serpeggia diffusissimo il malcontento sia verso il governo nazionale, sia per quello locale. Non pochi gli esercenti o i titolari di attività che, avendo subito la serrata (il lockdown, Le piace di più?) sono ad un passo dalla chiusura definitiva. Attività che dell’aumento degli spazi pubblici fruibili … non saprebbero che farne: o è possibile concedere un’area pubblica per destinarla ad un parrucchiere o un barbiere o ad un’agenzia di viaggi, ad opifici, ecc. ecc..?
Vi invitiamo ad uscire da quella torre d’avorio all’interno della quale vi siete rinchiusi e vi invitiamo a parlare con la gente, la stessa gente che nel 2017 Vi ha eletti.
Invitiamo il Sindaco a tornare a girare per le strade cittadine, magari in sella ad una bicicletta (vi è pure il contributo emergenziale dello Stato per l’acquisto se quella che insellava l’ha perduta!); lo invitiamo a pensare alla Città e non solo alla movida politica che lo vede impegnato da “protagonista” per i prossimi impegni elettorali.
Riprendete il contatto con la città! E, a proposito di VERE e GENERALIZZATE misure di ripartenza per le attività che hanno subito ob torto collo la chiusura, decurtate la Tari 2020. Ne parlava, senza però che alle parole siano seguiti i provvedimenti con “data certa”, anche il suo collega assessore Nacci, seppur in marzo. Ma finora solo parole!”