Nonostante l’emergenza Covid-19, il 19 marzo, si è tenuta ieri l’assemblea straordinaria per la messa in liquidazione dell’Azienda Servizi Vari. Hanno partecipato il sindaco Michele Abbaticchio, il segretario generale Salvatore Bonasia, un notaio e due revisori dei conti.
«Tutti a debita distanza, in una Sala degli Specchi sanificata per l’occasione» assicura il sindaco, che riferisce che, durante l’assise, «è stata formalizzata la messa in liquidazione dell’Asv, in virtù dell’incompatibilità con l’avvio del servizio di igiene urbana da parte della Società Ambientale del Nord Barese».
All’incontro non hanno partecipato i componenti del consiglio di amministrazione che, in un comunicato stampa pubblicato ieri, ricordiamo, si dicono molto sorpresi della decisione di riunirsi nonostante l’emergenza e i divieti previsti dal decreto Conte, per due motivi. Anche perché, dicono, non è stata richiesta dal presidente dell’Asv Massimo Labianca, come prevede lo statuto della società e la norma del codice civile.
Ma, a proposito di Sanb, a che punto siamo? Sarà rispettata la scadenza di aprile 2020, annunciata nei mesi scorsi come termine per la partenza delle attività?
A risponderci è Roberto Toscano, amministratore unico della Sanb, che ci tiene a chiarire che non è vero, come scritto ieri nel comunicato, che la Sanb è lontana dal realizzarsi: «Si sta concretizzando giorno per giorno. Certo, le difficoltà legate all’emergenza in corso rendono inevitabile uno slittamento, ma stiamo lavorando alacremente affinché non si vada molto oltre i tempi che ci siamo prefissati».
Tra una settimana, intanto, Angelo Mancazzo inizierà il suo ruolo come liquidatore dell’Asv.