Progettualità, innovazione e potenziamento dei servizi integrati sono i capisaldi dell’attività socio-sanitaria che la Fondazione “Giovanni XXIII” Onlus di Bitonto svolge nella sua struttura polifunzionale, comprendente anche la Rsa e il Centro per malati di Alzheimer, in cui ospita persone anziane e disabili per dare loro assistenza, cure amorevoli e solidarietà. Un programma di lavoro costante a largo raggio e di impegno lungimirante che da sempre consente di costruire un modello di welfare locale efficiente ed efficace, per rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà e guardare con maggiore attenzione ai bisogni emergenti dei minori. Sono i dati inconfutabili che emergono dall’ultimo bilancio approvato dal consiglio di amministrazione. “In un tempo in cui le fragilità aumentano, anche per l’innalzamento della età media, occorre intensificare l’opera di tutela e assistenza della persona umana – sottolinea Giovanni Procacci, presidente della Fondazione “Giovanni XXIII” -. La Fondazione ritiene importante informare costantemente i cittadini sulle sue attività perché crede che essa debba essere sentita come risorsa di carità e solidarietà da tutta la comunità del territorio”.
La Residenza socio-sanitaria assistenziale per anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, dotata di 115 posti (di cui 106 convenzionati con il servizio sanitario nazionale) è ormai diventata un punto di riferimento anche fuori dal territorio cittadino. Nel 2022 ha ospitato 114 persone, considerando anche il fisiologico alternarsi di presenze, per un totale di 41.843 giornate assistenziali annuali. I distretti di provenienza sono Bitonto/Palo del Colle con 67 unità, Molfetta/Giovinazzo con 24, Bari con 11, seguiti da altri centri limitrofi, oltre alla Bat e Foggia. Nella Residenza socio-sanitaria per diversamente abili di età compresa tra i 18 e i 64 anni, con gravi deficit psico-fisici, sono state invece accudite 16 persone, per un totale di 5.679 giornate assistenziali annuali.
La qualità dei servizi offerti e la professionalità del personale hanno un valore specifico importante per l’intera struttura che ha saputo costruire un innovativo percorso di cure adeguate per i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer o altre forme di demenza allo stadio iniziale della malattia. Tutto si svolge nel Centro Diurno integrato intitolato all’indimenticato “Prof. Domenico Saracino” che ha accolto 27 persone nel 2022 rispetto alle 19 dell’anno precedente, per oltre 6mila giornate assistenziali annuali.
Anche il Condominio Solidale, costituito da 8 mini appartamenti dotati di nuove tecnologie sensoristiche e di supporto in ambito domotico, è diventato un avamposto sociale di vitale importanza dove vivono quotidianamente 9 persone, per un totale di 2.992 giornate assistenziali annuali.
Nel contesto di una grande struttura aperta, che è un po’ la nuova visione organizzativa della Fondazione “Giovanni XXIII” per dare ulteriore impulso alla sua mission, assume particolare significato il Centro di ascolto, informazione e orientamento attivo dal febbraio 2022, che serve a fornire consulenza in ordine a problematiche connesse con la gestione della persona fragile e per la migliore suddivisione del carico assistenziale tra la Fondazione e la famiglia o semplicemente per avere un supporto psicologico.
Il lavoro prezioso e instancabile del personale, in tutte le sue componenti, è il fulcro dell’intera attività tenuto anche conto che l’approccio socio-sanitario e lo spirito solidale sono fondamentali quando si è al fianco del prossimo. Le risorse umane operano costantemente nel solco della formazione professionale per essere al passo coi tempi. I dipendenti della Fondazione sono 83, di cui 81 a tempo pieno (79 unità tra educatori professionali, uno psicologo, un assistente sociale, terapisti per la riabilitazione, operatori socio-sanitari hanno un contratto a tempo indeterminato). Rispetto al 2021, l’organico complessivo è aumentato di 4 dipendenti,
considerando anche che 11 sono quelli passati a tempo pieno e 5 quelli con contratto a tempo indeterminato. L’aspetto occupazionale è un altro punto cardine della sinergia che tiene insieme una realtà operativa all’avanguardia nel Terzo settore.
Un ultimo dato riguarda i proventi delle attività di interesse generale che durante il 2022 hanno raggiunto i 4 milioni e 825mila euro (con un incremento di 625mila euro rispetto all’anno precedente) a fronte di oneri e spese che si sono attestati sui 4 milioni e 742mila euro (+ 410mila euro rispetto al 2021). Costruire il futuro di un nuovo mondo solidale è la nuova sfida della Fondazione “Giovanni XXIII” che guarda con rinnovata attenzione e sensibilità ai bisogni emergenti dei deboli, degli indifesi e dei minori in difficoltà, con l’obiettivo di realizzare anche una rete per l’assistenza domiciliare.