Trenta milioni di opere strategiche realizzate, e altre per 42 milioni in arrivo, tra quelle in cantiere, appaltate e in attesa dell’inizio dei lavori, con appalti in corso o di prossima pubblicazione e finanziate.
Il cambiamento della città negli ultimi dieci anni si racconta con i numeri per il sindaco Michele Abbaticchio.
Ieri, il primo cittadino, pronto a lasciare Palazzo Gentile, ha voluto condividere, durante una conferenza stampa, quanto fatto in questi due mandati alla guida della città.
Un tempo costellato da successi, ma anche da momenti tragici. Come quello dell’uccisione di Anna Rosa Tarantino, della morte di vittime della violenza e del Covid.
A loro Abbaticchio ha voluto dedicare i suoi dieci anni di lavoro, caratterizzati da alcune scelte importanti.
Prima tra tutti, quella “complessa ma chiara, operata dopo solo sei mesi dall’inizio del primo mandato” di internalizzare la gestione dei tributi, sottratta alla Cerin. Un elemento caratterizzante dell’amministrazione, secondo Abbaticchio, come la “politica degli eventi”. “Prima del Covid, abbiamo toccato anche i 200 giorni all’anno di manifestazioni che, grazie al partenariato pubblico-privato, sono passati dai luoghi chiusi alle strade e alle piazze”. Un esempio è “Cortili Aperti”, che riprenderà quest’anno, dopo lo stop causato dalla pandemia, in concomitanza con la festa patronale. “Manifestazione in cui abbiamo creduto e di cui andiamo fieri” ha spiegato il sindaco, appuntandosi la medaglia anche della rigenerazione urbana di alcune aree, come la zona 167, e dell’investimento nel Segretariato sociale e dell’Ufficio di Piano. “Sino al 2012 l’accoglienza era fatta da quattro assistenti sociali strutturati che facevano tutto”, come pure nel corso di questi dieci anni è cambiata la scuola. “Abbiamo aumentato i servizi, penso a quello della mensa, e attivato per la prima volta lo scuolabus, e ristrutturato la quasi totalità degli ambienti con interventi del valore di 9 milioni e 750mila euro, al 90% finanziati con fondi comunitari”.
Attenzione ai più piccoli, dimostrata anche dalla creazione di otto aree ludiche create, inclusa la Cittadella del Bambino, allestita nella restaurata Villa Sylos.
Altra sfida il “porta a porta”, in partenza lunedì prossimo “nonostante le difficoltà”, o quella di essere “vicesindaci, tutti” della Città Metropolitana.
E ancora il miglioramento dei servizi alla cittadinanza, con la creazione di servizi informatici, l’apertura del FabLab, polo universitario bitontino che crescerà nei prossimi anni grazie anche all’istituzione dell’APPEA, e l’aumento delle aree pedonali, delle strutture sportive e degli spazi per le famiglie.
Spazio poi agli assessori, intervenuti per ordine di “anzianità al servizio”, che hanno descritto nel dettaglio il loro operato.
Primo, dunque, l’assessore Rino Mangini, che ha sottolineato il lavoro svolto a livello turistico. “Prima del nostro arrivo, contavamo 2000 presenze annue. Nell’ultimo anno pre-Covid, invece, siamo arrivati a 23mila”. Turisti, a cui si aggiungono i visitatori che permettono anche di far crescere le attività, aperte negli anni da giovani imprenditori che “si sono fidati della comunità”. A richiamarli in città proprio la programmazione culturale, ma anche quello che per il vicesindaco costituisce il punto più alto raggiunto: la candidatura a Capitale Italiana della Cultura, che ha visto Bitonto tra i finalisti.
Punto dolente, invece, la “partecipazione”. “Abbiamo seminato, ma non abbiamo raccolto molto” confessa Mangini, “ma non dipende solo dall’amministrazione, ma anche dai cittadini”. “Abbiamo operato una riforma delle Consulte ed abbiamo creato, prima volta a Bitonto, comitati di quartiere”. Esperienze che spera possano fruttare nel prossimo futuro.
Palla poi a Domenico Nacci, che ha evidenziato quanto fatto in ambito sportivo. A partire dai lavori sulle strutture, che hanno permesso di creare un manto erboso al polisportivo Rossiello, che potrà ulteriormente essere riqualificato grazie ai fondi richiesti al PNRR, e che permetteranno allo stadio cittadino di essere a norma e adeguato alla serie C.
E ancora il campo di via Berlinguer, la Pista ciclopedonale Franzin, la Piscina comunale e la tensostruttura che ha permesso al futsal di diventare un movimento importante e che promette di diventare punto di riferimento per gli sportivi, grazie ai lavori già finanziati con il PNRR.
Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che potrebbe anche permettere a Mariotto di avere una palestra scolastica.
Anni difficili poi per il Welfare, Servizi Sociali e Servizi per l’integrazione sociosantiaria, deleghe di Gaetano De Palma. “Abbiamo dovuto fronteggiare l’emergenza Covid – spiega -, ma siamo contenti perché non abbiamo lasciato indietro nessuno. Quasi il 100% dei fondi assegnati al Comune è stato utilizzato. Abbiamo rilasciato 2000 voucher per le famiglie in difficoltà ed erogato 300 contributi per il pagamento delle locazioni”.
Lavoro che si è andato ad aggiungere all’ordinario e alle pratiche per il reddito di cittadinanza, che conta circa tremila beneficiari a Bitonto.
Ultima sfida, poi, l’emergenza profughi ucraini, di cui il Comune si sta facendo carico sia con progetti ad hoc, sia aprendo la possibilità di erogare contributi anche ai nuclei giunti sul nostro territorio.
Fiore all’occhiello del lavoro di Marianna Legista è invece il project financing sul cimitero. Idea non capita all’inizio, ma che ha permesso di garantire sia a Bitonto che nelle frazioni luci votive e pubblica illuminazione. Oltre che la ristrutturazione della chiesa e l’installazione di impianti di videosorveglianza e sonoro che si vedrà nei prossimi anni. Come pure la ristrutturazione dei cimiteri di Palombaio e Mariotto, della chiesa, il rifacimento della pavimentazione e la realizzazione dei bagni, mai esistiti.
Tra i successi che l’assessora rivendica anche la digitalizzazione dell’anagrafe e i passi avanti compiuti sul fronte Attività Produttive. “Ci siamo fatti promotori di un bando dei posti vacanti ed abbiamo permesso mercati straordinari, anche con gli hobbisti con cui abbiamo condiviso un programma. Abbiamo quindi spostato la Fiera dei Santi Medici alla zona artigianale, con ottimi riscontri tra fieristi e cittadini. Spostata definitivamente la Fiera di San Leone. E vorrei ricordare come nel marzo 2022 abbiamo approvato il fondamentale piano strategico del commercio”.
Non solo opere pubbliche realizzate o da realizzarsi, poi, nell’operato dell’assessore Cosimo Bonasia. Nel suo intervento l’assessore ha ricordato anche i 241mila euro ottenuti per la velostazione e il finanziamento di un milione e 700 euro per la rigenerazione di via Repubblica, e poi quelle di piazza Roma a Mariotto e piazza Milite Ignoto a Palombaio. “Rivendico la chiusura del Piano Urbano Mobilità Sostenibile inglobato in quello metropolitano, il Pug in fase di stesura, il Biciplan ed il Piano di Protezione Civile”, oltre che Europan, il concorso internazionale da cui sono nate idee per una nuova visione della città.
Nota anche sul piano triennale di affidamento della manutenzione del verde pubblico.
Rosalba Camasta, invece, ha focalizzato l’attenzione sulle Politiche Giovanili.
“Nell’ex tribunale sarà realizzato un Centro giovanile, con sala teatrale, schermo cinematografico, sala open work”. Ma lì, i ragazzi, potranno trovare aiuto per l’orientamento nel mondo del lavoro. “Al primo piano, sono già attivi gli uffici di piano per le politiche del lavoro”, a cui si affincherà presto anche lo sportello Porta Futuro.
A chiudere la conferenza, poi, l’ultima arrivata: Angela Scolamacchia, titolare delle deleghe all’Edilizia Scolastica – Inclusione Scolastica – Sistema di Protezione per titolari di Protezione Internazionale e per i Minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI) – Progetti di iniziativa comunitaria a scopo sociale – Personale – Affari Generali – Contenzioso – Digitalizzazione.
Oltre ai gol segnati nel mondo scolastico, già sviscerati dal sindaco, l’assessora ha parlato della digitalizzazione dei servizi per la comunità e rimarcato l’importanza del bando di concorso per il personale, “non solo tanti posti, ma è un segnale”. A cui presto potrebbe affiancarsi anche una selezione per assumere nuovi vigili urbani.
Nota di merito poi allo SPRAR, “un servizio non molto valorizzato”.