Dal circolo di Bitonto del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo:
Mentre altrove ci si azzuffa intorno al senso della Festa della Liberazione, è forse il caso di domandarsi se non ci siamo piuttosto distratti, centrati come siamo sui nostri problemi, più o meno grandi. E distrattamente abbiamo girato la testa dall’altra parte dinanzi al genocidio che si sta perpetrando nel Mediterraneo, acuito, se non proprio causato dalle politiche migratorie messe in campo, dalla Legge Bossi – Fini in poi, da tutti i governi del nostro paese. Per quanto la sensibilità culturale dei democratici non sia certo nazionalista o razzista, non siamo riusciti a dire basta a questo sterminio. Ha colpito senza dubbio in maniera clamorosa la coscienza degli italiani, il naufragio di Cutro (Crotone). Potrebbe essere questo l’inizio di un nuovo corso delle politiche migratorie del nostro paese? I segnali immediati non sono certo dei migliori. D’altronde, non era legittimo aspettarselo da questo Governo. La lampada dei valori democratici deve esser tenuta accesa dai democratici. Primo tra tutti il valore della fratellanza universale.
“Io sono un filo d’erba/un filo d’erba che trema/E la mia Patria è dove l’erba trema” scriveva il sindaco poeta socialista Rocco Scotellaro, scomparso settant’anni fa. La nostra Patria è dunque la casa comune delle vittime del potere dell’uomo sull’uomo. E la Liberazione dal nazifascismo, oltre che commemorazione dell’evento storico, avvenuto 78 anni fa, per noi deve essere anche presa di coscienza dei nuovi attentati alla libertà democratica degli uomini e delle donne.
Per questo abbiamo deciso di festeggiare con un programma che prevede, in coda alla cerimonia presso il cippo delle Resistenza in Villa Comunale organizzata dall’amministrazione comunale (ore 10.30) un incontro di riflessione sull’Italia dopo Cutro, insieme al sociologo Leonardo Palmisano e al sindacalista Azmi Jarjawi- responsabile politiche dell’immigrazione CGIL Puglia (ore 11.30 presso il Circolo PD). Nel pomeriggio, a partire dalle 17 sempre presso il circolo PD, sarà la volta della Festa dei Popoli, un momento di incontro e convivialità con un gruppo di immigrati nella nostra città, stranieri residenti, spesso invisibili ai nostri occhi.
La cittadinanza è invitata.