Il gup
del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha rinviato a giudizio due specialisti
in medicina dello sport accusati di truffa e falso.
Stando alle indagini deiCarabinieri del Nas, coordinate dal pm Gaetano De Bari, i due medici, dipendenti di una società bitontina,
avrebbero rilasciato «certificati di visite mediche per attività agonistiche,
in realtà mai direttamente effettuate, in favore di atleti appartenenti a
società sportive e associazioni sportive dilettantistiche», in cambio di
compensi pari a complessivi 8mila euro circa da agosto a novembre 2012.
La truffa consisterebbe, quindi, nell’aver ricevuto da nove
società sportive, tutte della provincia di Foggia, un compenso di 35 euro per
ogni atleta, fornendo certificati di idoneità all’attività agonistica privi di
valenza giuridica, «non possedendo – si legge nel capo d’imputazione –l’autorizzazione necessaria all’espletamento delle diagnosi nelle attività
sportive di tipo agonistico nella Regione Puglia».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno