Hanno concluso il 2017 con una importante, seppur temporanea vittoria, la deroga della cassa integrazione per un altro anno, ma la battaglia non è ancora finita. Lo sarà quando tutti i 190 lavoratori torneranno a lavorare e a non dipendere più dalla cassa integrazione, come gli stessi hanno più volte detto. Nel frattempo devono affrontare sempre nuove difficoltà.
Da due mesi gli operai non hanno percepito nulla. Il primo ostacolo per tornare a ricevere i pagamenti si chiama SR41, il modello che il datore di lavoro deve presentare affinché vengano pagati gli arretrati. Ma ad ostacolare il versamento delle retribuzioni c’è un problema. Come ha annunciato il Tg3, il curatore fallimentare in cassa ha trovato solamente 2mila euro e, al momento, non può pagare il consulente del lavoro per sbrigare la pratica. L’impasse comunque, potrebbe essere risolto a breve. La vera partita si terrà sull’attivazione del sussidio per il prossimo anno. La finanziaria, nel comma 8 del primo articolo, assicura il pagamento, ma ai lavoratori che si sono presentati all’Inps è stato chiesto di attendere. Il curatore ha ancora qualche giorno per accantonare i tfr maturati dai lavoratori e sbloccare la pratica.
Nel frattempo tre acquirenti pare si siano interessati. Interessamenti che fanno gola, tanto che il curatore si è preso 30 giorni di tempo per analizzare le proposte e decidere. Se andassero in porto si metterebbe fine ad una vicenda che dura da sei anni e che vede 190 coinvolte famiglie, sempre che non sia l’ennesimo episodio della telenovela.