Con l’evento del 24 gennaio scorso, dal titolo “Etica e comunicazione oggi, tra conflitto e sintesi”, si è concluso il Forum Bambini e Mass Media, avviato a novembre 2017.
L’ultimo incontro, indirizzato ad un pubblico adulto, ha focalizzato l’attenzione dei presenti in sala sugli strumenti di comunicazione attuali, sul ruolo dell’etica e quindi sul tema della verità comunicata.
Chat, passando attraverso i post con immagini fino ai commenti di Facebook, Instagram e Twitter: questi i luoghi virtuali in cui si svolge la comunicazione contemporanea.
La distanza e la superficialità di questi scambi dialogici, contraddistinti da assenza di relazione e dal rispetto dell’altro essere umano, è oggetto di analisi da parte di molti studiosi di filosofia.
Una cornice di senso per l’etica può sostanziarsi, durante l’interazione comunicativa, nella ricerca di un confronto, basato sul rispetto dell’altro essere umano.
La comunicazione diventa allora spazio comune di ogni possibile sintesi tra i differenti interlocutori che, nel dialogo instaurato, acquisiscono al contempo informazioni, offrendo punti di vista personali ai dati, oggetto del confronto.
L’interazione dialogica si confronta con lo stato effettivo delle cose (cit.Platone, Dialogo con Gorgia). Gli interlocutori devono riferirsi nella loro interazione a ciò che è fattivo, a portata ed evidenza collettive.
Diventa allora facile smascherare le fake news, facendo fact checking, appunto considerando l’evidenza fattiva dei dati oggetto della comunicazione.
Questa ricerca della verità dei discorsi comunicati, ha argomentato Adriano Fabris, docente di Filosofia morale e di Etica della comunicazione all’Università di Pisa, è una prima indicazione di impegno etico. Senza verità, ha concluso il Fabris, non c’è democrazia e quindi non c’è futuro per una comunità.
Per ridimensionare invece il potere delle immagini, trasmesse dai social network, Laura Boella , docente di Filosofia morale e di Etica della comunicazione all’Università di Milano, ha spiegato che occorre leggerle e comprenderle in una prospettiva conoscitiva esperienziale, attenzionando ai rischi di appiattimento delle esperienze sensoriali, che i vari profili mediatici comportano.
Il Forum, già alla sua terza edizione, è un impegno educativo e di ricerca per l’Università degli Studi di Bari, che offre così strumenti utili per creare dei contenuti comunicativi, privi di ideologia, autoreferenzialità e narcisismo, ma piuttosto basati sulla verità e quindi sulla credibilità dell’autore e/o giornalista e/o semplice utente della rete, rappresentando una voce scientifica a sostegno del dibattito pubblico odierno sul tema della verità nella comunicazione mass mediale.