Il mese scorso due 49enni erano intenti a rubare, nel quartiere Picone di Bari, una Hunday Tucson. Non si accorgono, però, di essere spiati dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Bitonto che li aveva pedinati.
Stanno per andare via quando si accorgono dell’auto civetta degli agenti e cominciano a scappare: ne nasce un lungo inseguimento.
Il primo, Leonardo Naglieri, viene arrestato, l’altro riesce a scappare fuggendo nelle campagne circostanti. Viene, però, palesemente riconosciuto dagli investigatori e ieri è stato arrestato.
In quell’occasione vennero rinvenuti numerosi strumenti da scasso e, a seguito di alcune perquisizioni domiciliari, venne individuata una vera e propria base logistica – in un box a pochi passi dall’abitazione di uno degli arrestati – per la commissione dei furti rinvenendo centraline, estrattori e dispositivi OBD che consentono di bypassare gli odierni sistemi elettronici antifurto. Gli uomini del Commissariato, guidati dal vicequestore Gargiulo, ieri hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico del 49enne Vincenzo Lavacca, accusato per i reati di furto di autovetture e plurime violazioni alla misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza cui era sottoposto.