“Essere disabile non è essere meno fortunato. Essere disabile significa sapersi e volersi mettere a disposizione degli altri, donando loro ciò che la vita ha tolto.”
Sono queste parole che Giuseppe Pinto, Presidente del C.I.P. Puglia, ha speso in occasione della serata conclusiva della 1^ edizione del progetto “Emozioni… in gioco – Integriamoci con lo Sport”. “Noi del Comitato Italiano Paralimpico crediamo proprio in questo: fare aggregazione è donarsi agli altri. Da qui, disabilità significa crescita, rinascita.”
Una settimana ricca di sport e giochi, di sorrisi e avventure, di (ri)scoperte e connessioni, all’insegna della più totale volontarietà, quella organizzata dall’Associazione Polisportiva Disabili Elos “ Michele Cioce”, con il sostegno e la partecipazione dell’Asl Bari CSM Area 3, dell’ASD e C “Laureati in Movimento” e del Circolo di Legambiente Bitonto “Pino Di Terlizzi”.
La Polisportiva Elos, riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico quale Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico, costituisce lo strumento territoriale attraverso cui il C.I.P. favorisce la costruzione di un processo educativo sportivo e di integrazione con persone speciali, promuovendo i valori paralimpici e facilitando la formazione e la crescita di giovani talenti speciali.
“Un grazie a tutti coloro che si sono spesi per questo progetto, al Comune di Bitonto e al C.I.P. Puglia, che hanno patrocinato e finanziato le attività della settimana”, commenta Franco Bonasia, presidente della Elos.
“La mission che io e Vito Sasanelli portiamo avanti con l’associazione, attiva a livello locale da quindici anni, mira all’inserimento di soggetti con disabilità fisica, relazionale e mentale nelle diverse strutture sociali, attraverso un mezzo complice e privilegiato quale l’attività sportiva.”
Le forze scese in campo sono numerose e destinate a riunirsi ancora: con il supporto delle istituzioni, in perpetua collaborazione con le Associazioni Sportive presenti sul territorio (l’ASD Volley, l’ASD Virtus, l’ASD Karate Club, l’ASD La Perla, l’ASD Gymnica Sport, l’ASD Dance Emotion, l’USD Olimpia/Torrione) e con alcune realtà extra-territoriali, SportInsieme Sud Barletta, “Lido Mennea” Barletta, “Il Colore degli Anni” Onlus Trani, Circolo Velico Giovinazzo, Associazione Vogatori “Massimo Cervone” Giovinazzo, la settimana dedicata a sport e integrazione, tenutasi dal 21 al 26 agosto, intende ora proporsi come progetto continuativo.
L’obiettivo? Edificare, passo passo, una visione dello sport “di tutti e per tutti”, nessuno escluso.
“La fine di questo progetto è, in realtà, un inizio”, afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione di Bitonto Vincenzo Gesualdo. “Non ho parole, se non ringraziamenti a chi ha creduto e portato avanti un progetto così. Le mani intrecciate, così come sono presenti sulla locandina dell’iniziativa, sono emblema del contatto, della connessione, di quei valori che garantiscono alla comunità una crescita sicura. E io mi auguro tenacemente che tutto questo possa continuare nel tempo.”
Auspicio comune il poter garantire continuità a quei sorrisi che hanno colorato, giorno per giorno, la tela bianca che è stata la 1^ edizione del progetto “Emozioni… in gioco”.
Il primo passo da compiere per raggiungere tali obiettivi è “fare rete”.
È fondamentale, infatti, che si infittisca il tessuto sociale territoriale, su cui andranno poi poggiate nuove basi per lo sviluppo di una cultura della disabilità. Occorre coordinare e fondere le diverse realtà già coesistenti, a livello locale, per poter garantire ai soggetti diversamente abili di integrarsi e progredire, forti di una struttura sociale che li aiuta e sostiene.
Lo sport, per sua natura, rappresenta uno dei più preziosi e diffusi esempi di inclusione: permettendo di sviluppare maggiori capacità di adattamento interpersonale e di coesione tra i vari team, la pratica sportiva favorisce la scoperta della propria identità e sedimenta il senso di auto-affermazione.
E così, lo sport rappresenta un modo di educare alla comprensione, di sé e degli altri.
Inoltre, elemento non sufficientemente evidenziato quando si analizza l’impatto sociale dello sport in una comunità è quello economico: un individuo che pratica una qualsiasi forma di attività sportiva costa meno, allo stato, di uno che invece non ne pratica alcuna. La questione risulta, poi, ancor più evidente quando si ha a che fare con un soggetto diversamente abile: i benefici sono molteplici, a livello psichico e fisico.
Come incentivare, dunque, l’avvicinamento alla pratica sportiva? La risposta è semplice: giocando.
L’aspetto ludico-ricreativo riveste un ruolo determinante nell’apprendimento per bambini, ragazzi e adulti. Rappresenta uno strumento del comunicare, un linguaggio comune e condiviso, uno stimolo che spinge a relazionarsi con gli altri. È, insieme allo sport, parte di un binomio che conduce al riconoscimento e superamento dei propri limiti, fisici e mentali.
Ed è proprio su queste basi teoriche che si è sviluppata la settimana delle “Emozioni… in gioco”.
Dal 21 al 26 agosto i protagonisti dell’iniziativa hanno potuto confrontarsi con se stessi e gli altri, alternando sport e tornei a squadre a momenti di svago e relax.
Giorno per giorno, diverse attività hanno atteso i ragazzi coinvolti, in una giostra di risate, abbracci, sorrisi ed emozioni:
Lunedì 21 agosto: presso il Circolo Didattico “N. Fornelli” di Bitonto, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, si è tenuta la “MiniOlimpiade dei giochi dimenticati”. Attraverso la riscoperta di alcuni giochi del passato (tiro alla fune, campana, salto con la corda, corsa dei cerchi), le otto squadre, ognuna identificata da un diverso colore, si sono sfidate a rotazione, rispolverando il genuino piacere di stare insieme all’aria aperta;
Martedì 22 agosto, “Lido Mennea” di Barletta, dalle ore 16.30 alle ore 19.30. Lo storico stabilimento balneare di Barletta ha accolto i partecipanti al progetto, consentendo loro di potersi sfidare nei “MiniTornei On the Beach”: volley, frisbee, bocce, calcio e handball sulla sabbia, a rotazione. A conclusione della giornata di sport, sole, musica e divertimento, non poteva mancare un rinfrescante tuffo tra le onde;
Mercoledì 23 agosto, Circolo Didattico “N. Fornelli” di Bitonto, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Terza giornata all’insegna della sinergia e della collaborazione, che ha visto rappresentanti di ogni Associazione Sportiva e di volontariato del territorio cimentarsi in un percorso costellato da 16 minigiochi (noccioli, pelosa, bowling, campana, passacerchio, il giro d’Italia, alla parete, spacca mattoni, le biglie, salto della funicella, pallina in bottiglia, salto della molla, tiro alla fune, tiro al bersaglio, pari e dispari, signorina Maria Rosa). Patrimonio ludico e culturale che va salvaguardato, quello dei giochi del passato, rivissuti dai protagonisti dell’iniziativa con curiosità ed entusiasmo. Primo e importante passo per raggiungere l’obiettivo di una cultura della disabilità è la creazione di una fitta rete capillare tra le realtà pre-esistenti sul territorio;
Giovedì 24 agosto, “Lido Mennea” di Barletta, 16.30 – 19.30. Giornata di ritorno dei “MiniTornei On the Beach”. Momento ludico dedicato ai giochi di squadra in riva al mare, come Ruba bandiera in acqua, Riempi il secchio o Tesori nella sabbia;
Venerdì 25 agosto, porto di Barletta, dalle ore 16.30 alle 19.30. Le attività si sono svolte presso l’Handinautica, la sede della Polisportiva Dilettantistica SportInsieme Sud Barletta. A piccoli gruppi i partecipanti hanno avuto la possibilità di fare un giro in barca, apprendendo i primi rudimenti della navigazione in barca a vela. Grazie poi alla disponibilità degli armatori, sono stati possibili giri su gommoni e barche da diporto. I ragazzi, coinvolti in attività ludiche ed edificanti, apprendono il valore dello stare insieme e collaborare, come l’equipaggio di una stessa nave;
Sabato 26 agosto, porto di Barletta, dalle ore 16.30 alle 19.30, Handinautica. Serata conclusiva e di premiazione. Dopo una prima parte del pomeriggio dedicata a nuove uscite in barca, alla presenza del Corpo della Capitaneria di Porto, la serata si conclude con musica, buffet, balli. Premiati non solo i ragazzi, ad ognuno dei quali è stata data una medaglia, ma anche i rappresentanti di ogni partner che ha contribuito alla realizzazione dell’evento e delle ASD del territorio bitontino. Momento di raccoglimento e di condivisione, il lancio di palloncini colorati, che hanno portato con sé i sogni e i desideri di ciascuno, oltre le nuvole;
Sabato 9 settembre, presso il Circolo Velico di Giovinazzo, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, ci si ritrova per porre le basi per un progetto continuativo, intenzionato a coinvolgere ancora più realtà territoriali. Grazie alla disponibilità del Circolo Velico e dell’Associazione Vogatori “Massimo Cervone”, i ragazzi coinvolti nel progetto hanno potuto approfondire le conoscenze di base della navigazione a vela e imparare come si gestisce una barca da canottaggio, apprendendone la terminologia tecnica e le modalità di cooperazione.
Esperienze, quelle vissute durante la settimana delle “Emozioni… in gioco”, significative e cariche di energia.
Portavoce dei reali e attivi protagonisti della settimana è Paolo, che con poche parole esprime la sua gioia nell’aver preso parte al progetto: “Vorrei solo ringraziare i ragazzi volontari che sono stati tutta la settimana con noi: grazie, ci avete fatto divertire molto.”
Ed è per il loro benessere che l’iniziativa è nata ed è stata portata avanti, con le mani strette e unite in abbraccio circolare, come in una grande danza, ricca di colori: “Io credo nell’effetto farfalla. Credo e spero che da momenti di condivisione come questo possano nascere occasioni sempre più numerose e coinvolgenti”. A prendere la parola è Loredana Modugno, Presidente di Legambiente – Circolo di Bitonto “Pino Di Terlizzi”..
E mentre il sole si acquieta e l’estate volge al termine, dopo un’intensa settimana da campioni è possibile tirarne le fila.
A conclusione del progetto “Emozioni… in Gioco – Integriamoci con lo Sport”, i progressi nei ragazzi sono stati consistenti, espressi direttamente nella volontà di non interrompere l’iniziativa, che si propone essere continuativa, e indirettamente nell’evidente potenziamento delle capacità interrelazionali.
Ma l’eredità più grande di questa settimana risiede nei sorrisi, spontanei e cantastorie, non solo di chi ha partecipato all’iniziativa, ma di ogni volontario, di ogni professionista, di ogni tutor che ha deciso di impiegare il proprio tempo libero in un progetto destinato a crescere, in una parabola solo ascendente.
Obiettivi che passo passo sarà possibile raggiungere grazie al loro impegno e al loro volontariato. Perché, in fondo, non c’è ricompensa più importante di quei sorrisi.
E alla fine di tutto, è lecito chiedersi: cosa ci salva dall’oblio? Cosa ci salva dalle paure, dalle ombre, dalle fragilità?
Ci salvano l’amore, l’affetto, una mano tesa, un eterno girotondo. Ci salvano i colori, puri, luminosi, espressi in un gesto silente, nel tendere le mani verso chi ci è accanto.
Allora un desiderio, adesso, è necessario che venga espresso: che tutti possano colorare la tela bianca della vita con le uniche, meravigliose tonalità che si nascondono nell’animo. Blu, verde, giallo o azzurro, poco importa il colore.
Purché ci sia la più totale e totalizzante espressione delle proprie sfumature, senza limiti, inibizioni o barriere.
Mettendosi in gioco, mettendoci in gioco. Tra salti, musica, risate, voci ed emozioni. Partendo da qui.
Come ogni anno, le attività della Polisportiva Disabili Elos e del CASP (Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico) non vanno in vacanza, ma continuano con lo stesso entusiasmo e impegno presso il Centro Polifunzionale “Paolo Borsellino” sito nella Cittadella dello Sport, nei giorni di lunedì, martedì e giovedì, dalle ore 15,30 alle 17,00.
Per informazioni: Tel. 335.5293200 – email elosbitontio@libero.it