Poliziamoderna dedica il primo piano di luglio all’impegno della Polizia di Stato sull’emergenza sbarchi e ai reali pericoli per la salute degli operatori impegnati nelle fasi di accoglimento.
Oltre ai dati aggiornati, tabelle, mappe dettagliate le parole del direttore del Servizio immigrazione Vittorio Pisani illustrano il complesso lavoro del Centro nazionale di coordinamento dove viene gestito il flusso informativo relativo alla immigrazione clandestina per una sempre maggiore sinergia tra le forze di polizia.
Le diverse fasi dall’arrivo fino al centro di accoglienza dei migranti. Le cifre dell’attività di polizia giudiziaria, dei provvedimenti di allontanamento dei clandestini e degli sbarchi nelle diverse località italiane. Le problematiche e la necessità di sempre maggiori accordi di cooperazione con i Paesi di provenienza degli stranieri.
A fronte del 95% degli arrivi provenienti dalla Libia l’attività di soccorso fotografa in particolare modo l’impegno delle forze di polizia accanto a quella di contrasto adempiendo il dovere di salvataggio della vita umana in mare.
Nel secondo articolo il parere di un dirigente medico sulla base dei dati ufficiali ridimensiona i pericoli per la salute degli operatori di polizia.
La teoria del “migrante sano” vince su allarmismi spesso diffusi dai mass media.
E’ la stessa selezione naturale a scegliere i più forti tra coloro che arrivano sulle nostre coste. Ambizione e desiderio di cambiare vita sono gli elementi che fanno arrivare sulle coste italiane i migranti in sostanza in buona salute anche se provati dal viaggio.
Scabbia e tubercolosi non costituiscono un rischio per la vita.
L’Amministrazione in ogni caso segue da vicino la salute degli operatori impegnati nell’attività iniziali di soccorso, trasferimento e fotosegnalamento dei migranti, attraverso una presenza capillare dei medici della Polizia di Stato e la diffusione di un vademecum fotografico informativo visionabile sul sito www.poliziadistato.it.