Emergenza neve, giorno due.
Anche ieri Bitonto è stata coperta dalla coltre bianca. Già
in mattinata, si erano raggiunti i 50 centimetri di neve depositata.
Decisamente più grave la situazione nelle frazioni.
Oltre alla magia, infatti, i fiocchi hanno continuato a
portare disagi nella nostra città, non preparata a queste circostanze.
“È una nevicata senza
precedenti – ha dichiarato infatti il comandante della Polizia Municipale, Gaetano
Paciullo -, peggiore di quella del
’93, quando avevamo 70 vigili urbani a disposizione. Ora siamo molti meno. Grazie
al cielo abbiamo anche i volontari della Croce
Rossa, NPC, SASS a darci supporto”.
Vitale è stato infatti il loro aiuto.
Importanti operazioni sono state compiute in particolare in
via delle Pere Rosse, in via Pannone e in via Quorchio. Quest’ultima è stata
una delle strade più colpite, a causa dei dislivelli presenti sull’asfalto.
Tante le persone rimaste bloccate in casa, soprattutto nelle
zone di campagna, come via Cargnano, via Cela, in prossimità del Nuovo Macello.
Purtroppo, nonostante le raccomandazioni, numerosi sono
stati anche gli automobilisti che hanno sfidato la sorte, mettendosi alla guida
di vetture non munite di catene o pneumatici termici. Molti, rimasti
impantanati nella neve, soprattutto in zona Piscina, sono stati soccorsi dai
volontari.
Tutte le arterie cittadine, comprese quelle nel centro
storico, sono state percorse più volte dai mezzi spargisale. Ancora più
complicato è stato l’intervento di alcune aziende nelle frazioni, dove sono
stati lasciati mezzi per interventi più veloci.
“Ci abbiamo messo 3
ore e mezzo per arrivare a Mariotto perché abbiamo pulito anche la Provinciale,
nonostante non fosse di nostra competenza, ma non appena pulita continuava a
scendere neve – confessa Paciullo –Abbiamo anche salvato un’ambulanza in panne all’altezza della Madonna delle
Grazie”.
Grande merito va dato anche alla Croce Rossa che ha reso
possibile il trasporto dei pazienti dializzati in ospedale e ha esaudito le
richieste mediche e farmaceutiche.
Le imprese eroiche dei volontari però sono costate care.
Dopo 9 ore di lavoro, un operaio, coinvolto negli interventi con uno dei 16
bobcat (mini escavatori aperti) in azione, ha avuto un malore. Il 40enne è
stato trasportato in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.