“Di fronte all’iniziativa intrapresa dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologici, avverso la quale, sono stati presentati ricorso al Tar ed esposto alla procura della Repubblica, restiamo assolutamente sereni. Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente e tutti i voti espressi secondo le regole previste dal nostro regolamento elettorale e dalle normative vigenti sono stati ammessi al conteggio”. E’ quanto afferma il neo presidente del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Vincenzo Gesualdo, in merito alla richiesta di commissariamento avanzata dall’Ordine nazionale al ministero della Salute sulla base di presunte irregolarità alle elezioni per il rinnovo del Consiglio denunciati da una delle liste.
“La lista “Altra psicologia”, che non ha ottenuto la maggioranza, ha cominciato a protestare per presunte anomalie delle votazioni, trovando sostegno presso il Consiglio nazionale, sulla base di informazioni di parte“, aggiunge Gesualdo. “Al seggio elettorale sono state annullate 500 schede, rispetto alle quali non era certa la provenienza del voto, cosi come previsto dalla legge. Ben due seggi infatti hanno convenuto sulla medesima linea di azione relazionando puntualmente a verbale e rispondendo ai quesiti posti dal Consiglio Nazionale. Queste schede, in ogni caso, sono state sigillate e sono a disposizione del giudice competente, che, ove vorrà, potrà verificarne la regolarità. Tutto si è svolto alla luce del sole e alla presenza dei candidati appartenenti a ogni raggruppamento”.
“Il Consiglio nazionale ha preferito dar voce a chi da tempo tenta di screditare il Consiglio della Puglia. Sono state presentate diverse segnalazioni, il seggio elettorale ha dovuto interrompere lo spoglio proprio per verificare quanto denunciato, ed ha ritenuto di proseguire con particolare puntualità, identificando le schede nulle, isolandole dalle altre per evitare qualsiasi confusione e mettendole, quindi, a disposizione del giudice, che potrà esaminare lo svolgimento delle elezioni e dell’assoluta correttezza. Eravamo e restiamo sereni”.