“Ancora una volta la raccolta straordinaria di pneumatici sversati selvaggiamente nelle campagne bitontine salva la città dal pagamento dello scaglione più alto dell’ecotassa,22,59 euro a tonnellata per rifiuti prodotti. Sì, perché comunque pagheremo 7,50 euro a tonnellata, vale a dire il male minore, questo a causa di un’amministrazione che non è stata capace, in quasi sette anni di governo, di realizzare un’adeguata raccolta differenziata, attraverso il porta a porta o le isole ecologiche (come proposto nel nostro programma per la città), idonea a far raggiungere percentuali di differenziata tali da evitare penali e consegnare nelle mani dei cittadini una città pulita e decorosa”.
Inizia così una nota del Movimento 5 stelle cittadino sul pericolo scampato dell’ecotassa, e annunciato in pompa magna ieri l’altro dai sindaco Michele Abbaticchio e assessore all’Ambiente Domenico Incantalupo.
“Come ogni anno – prosegue lo scritto – la raccolta di pneumatici a ridosso della scadenza dell’ecotassa, è diventato un “Sistema”: per sfondare il muro del 5 per cento di incremento di raccolta differenziata si ricorre al recupero degli pneumatici abbandonati e degli ingombranti che ammorbano le campagne bitontine. Puntualmente, l’Amministrazione comunale si salva in extremis in un soddisfatto colpo di coda che purifica le coscienze, strizzando l’occhio ai deprecabili contributori seriali degli pneumatici fuori uso. Si alimenta in tal modo un circolo vizioso ove un nocumento per la città, diventa beneficio.
Negli scorsi anni anche noi attivisti pentastellati locali abbiamo accettato di dare un apporto volontario per la pulizia delle campagne da queste “gomme” così altamente inquinanti non immaginando che essa si sarebbe improvvisamente stoppata (forse da questo deriva il nome dell’iniziativa Pneumatici Stop!) appena fosse arrivata la conferma del raggiungimento della fatidica soglia, lasciando gran parte degli pneumatici ad adornare i nostri campi, a conferma del vero motivo della raccolta”.