“Se si vogliono effettivamente aiutare le imprese a rialzarsi dopo il lockdown, la prima cosa da fare è ridurre la pressione fiscale ed esentarle dal pagamento delle tasse relative al periodo di sospensione delle attività. È quanto ho dichiarato oggi in commissione Sviluppo economico, ribadendo la mia richiesta di audizione dell’Assessorato al ramo, di Puglia Sviluppo e del sistema bancario rappresentato da ABI Puglia, per avere contezza sulle misure regionali di finanziamento alle imprese non ancora rese disponibili, sui tempi di erogazione dei fondi che vanno assolutamente accorciati, e sulle procedure che vanno snellite e semplificate. Altrimenti, alle aziende gli aiuti arrivano col contagocce o in ritardo, mentre in questa contingenza è essenziale agire con tempestività. Ho anche sottolineato la necessità di incrementare i sostegni a fondo perduto destinati alle imprese. Ed ho fatto rilevare l’inopportunità di aver escluso categorie già penalizzate come il mondo del gioco legale e il settore agricolo, vittima degli errori della giunta regionale nella mala gestio del PSR 2014-2020, che ha privato gli agricoltori delle risorse europee per lo sviluppo del settore. Non possono essere gli aspiranti beneficiari a pagare gli errori del governo Emiliano, certificati anche oggi dall’ennesima bocciatura del Tar Puglia. Inoltre, ho rimarcato che non bastano interventi tampone limitati al periodo di emergenza, ma occorrono misure strutturali, perché il colpo subito dalle aziende è stato fortissimo ed hanno bisogno di tempo per rimettersi in carreggiata. Mi auguro che la giunta regionale si muova su questo binario perché il nostro sistema economico ha bisogno di sostegno concreto e immediato.