D’improvviso, un sorriso largo come un arcobaleno si è dipinto sul volto della bella Sharon.
Il professor Vito Plantamura, dopo aver letto i nostri pezzi di un anno fa e passa, le stava comunicando che avrebbe provveduto lui a ripristinare lo scivolo antistante la di lei casa, in via Nuzzo Barba, civico 5.
Per via delle due pendenze contrastanti, la carrozzina della piccola prima s’impennava e poi subito precipitava.
“Proprio l’altro giorno, si stava smontando la ruota“, ricorda ancora preoccupata la madre.
Che era persino andata in comune, dodici mesi fa, col nostro articolo, sperando che risolvessero la questione, ma nulla s’era potuto fare: “Mi hanno detto che era una strada privata ed io avevo lasciato perdere“.
Intanto il docente e ingegnere, presidente della neonata associazione “Angeli senza frontiere” – un nome che è tutto un programma, vale a dire: noi siamo a disposizione di tutti e siamo pronti ad aiutare tutti – ha preso a cuore la sorte di Sharon, che, senza nessuno che l’accompagnasse, non poteva mica uscire e immalinconiva dietro il cancelletto della portafinestra del basso in cui abita con la sua famiglia.
In men che non si dica, una settimana o giù di lì, Plantamura ha avviato una macchina “infernale” tesa a realizzare una pedana che è un piccolo paradiso per chi è disabile.
Contattato l’ingegnere che ha firmato il progetto, interessati gli uffici comunali, che sono stati incalzati affinché dessero tutte le autorizzazioni del caso, coinvolta l’impresa edile Marrone Costruzioni del generoso eponimo Enzo, ieri mattina la squadra guidata dal tenace prof ha dato un nuovo volto a quella porzione di marciapiede, che per un anno intero era rimasta immutata, nonostante il “grido di dolore” della fragile, forte Sharon.
Dunque, un bel gesto di nobiltà d’animo ed un esempio di cittadinanza attiva.
Speriamo che non resti isolato…