È stata davvero una
notte turbolenta quella trascorsa tra giovedì e venerdì. Come se non bastasse
l’irruzione a Palazzo Gentile, ignoti, presumibilmente gli stessi dell’atto al
Comune, si sono introdotti anche nell’agenzia
assicurativa “Generali” di via Santa Lucia Filippini, che si affaccia su
Corso Vittorio Emanuele.
Stessa dinamica,
che lascia presagire come a compiere l’irruzione siano stati gli stessi due-tre
soggetti che si sono intrufolati nel Comune. Attraverso l’area verde di fianco
a Palazzo Gentile, dove è situata la statua di Papa Giovanni Paolo II, i malviventi
sono riusciti a salire su di un piccolo terrazzino che porta all’appartamento
sede dell’agenzia assicurativa.
Una volta sul
balconcino, i delinquenti sono riusciti ad entrare nell’agenzia, forzando la
tapparella e la finestra. Qui i ladri hanno
rovistato tra i fascicoli, i cartoni e i documenti negli uffici dei due soci
titolari dell’agenzia e in altre stanze. Inoltre, hanno rovistato nei cassetti e negli archivi, creando solo tanta confusione
e mettendo sostanzialmente a soqquadro tutti gli ambienti.
Dalle prime
ricostruzioni, pare che non sia stato
portato via alcun incartamento, ad eccezione di una piccola somma di denaro,
non ben precisata.
Sul posto sono
intervenuti i Carabinieri per i rilievi del caso.
Secondo le prime
indiscrezioni, dunque, sembrerebbero che gli autori dell’irruzione nell’agenzia
Generali siano gli stessi del blitz a Palazzo Gentile. Per le modalità, visto che i malviventi sono
entrati nel Comune sempre attraverso lo stesso giardinetto laterale utilizzato
per addentrarsi nell’agenzia, tramite una finestra dell’ufficio appalti, e per l’esito del colpo. Infatti, così come
a Palazzo Gentile (dove è stata rubata solo un’automobile comunale), anche per
l’agenzia “Generali” nulla di importante è stato portato via.
Nessun documento
trafugato, ma solo pochi spiccioli, tanta confusione e stanze messe a
soqquadro. Confermando così le indiscrezioni che già ieri avevamo anticipato in
merito all’irruzione a Palazzo di Città: nessun collegamento a questioni che
nel recente passato hanno visto coinvolti l’ex dirigente comunale Vincenzo
Turturro e il sindaco Michele Abbaticchio, ma solo il gesto sconsiderato di un
gruppo ristretto e isolato di ignoti che hanno ben pensato di trascorrere in
maniera diversa la propria nottata.