Ieri mattina ad affollare (si fa per dire, perché purtroppo le sedie per il pubblico sono sempre costantemente vuote, ma di questo nessuno parla), la parte riservata ai cittadini nell’aula consiliare c’erano anche loro, alcuni dipendenti del Maria Cristina di Savoia.
Sicuramente non erano lì perché interessati al Documento unico di programmazione che di lì a poche ore sarebbe stato approvato, ma per sapere, magari delle loro sorti.
Del loro futuro. E di quello delle loro famiglie.
La loro storia, le loro storie, le loro vicissitudini, i loro drammi, li stiamo raccontando da oltre due anni. E anche l’assordante silenzio, menefreghismo e il lavarsi delle mani di molti di coloro che dovrebbero dare risposte.
Tra molteplici mensilità ancora da ricevere e l’attesa di un nuovo posto di lavoro.
L’ultima puntata è andata in scena qualche giorno fa (clicca qui per articolo https://bit.ly/2yjFscP), con ancora un ennesimo, nuovo nulla di fatto sul loro ricollocamento.
L’assessore al Welfare Gaetano De Palma, però, ha tirato fuori un barlume di speranza: “L’Asl farà la parte del leone e assumerà gran parte dei dipendenti del Maria Cristina. E questo è confermato dal fatto che il 25 settembre l’azienda sanitaria locale barese ha approvato il Piano di fabbisogno triennale 2018-2020, e c’è la presenza di un numero cospicuo di personale da mettere nella parte amministrativa e non solo. Adesso il Piano dovrà avere il via libera dagli uffici regionali competenti, e soltanto allora si potranno iniziare i colloqui per le selezioni. Noi, come amministrazione, vigiliremo affinché queste pratiche di assunzioni del personale dell’Azienda servizi alla persona (Asp), che si trova in stato di disponibilità, possano avere un iter il più rapido e spedito possibile”.