“Mi sono permesso di dire ad un anziano di mettere la mascherina e mi ha risposto di no. Così, gli ho fatto una battuta e gli detto: ‘se vieni steso in chiesa, tua moglie non potrà dare la colpa a Cristo’”. Lo ha detto don Vito Piccinonna, direttore della Caritas Diocesana Bari – Bitonto, durante gli avvisi domenicali al termine della messa celebrata all’interno della Basilica dei Santi Medici di Bitonto.
Il video è stato inviato e inoltrato sui social, le condivisioni si sono moltiplicate fino a diventare virale. “Magari qualcuno si sarà scandalizzato del dialetto e i più esperti diranno che non è la celebrazione ilcontesto più giusto”, ha spiegato il parroco rettore della Basilica sui social. “Pochi minuti prima della celebrazione era venuto come suo solito una mamma anziana a portarmi la sua 10 euro mensile per i più poveri e, piangendo, mi aveva chiesto di pregare per il figlio 50enne che a causa del sovraffollamento negli ospedali (causa covid) non poteva andare a Milano a fare un delicato intervento al cuore già programmato da tempo. La mamma era preoccupata esperava che il figlio potesse non avere problemi nel frattempo. Consolare una mamma è la cosa più difficile di questo mondo”, ha aggiunto don Vito.
“Il giorno prima avevo saputo di un mio carissimo amico prete ricoverato inospedale a Bari che se la passava malissimo e avrei voluto fare qualcosa perlui. Nel periodo del lockdown sono morti 4 parrocchiani e so la sofferenzadelle famiglie che non hanno potuto partecipare nemmeno all’ultimo saluto alcimitero. Conosco diverse persone che sono positive con cui sono in contatto telefonico e già immaginare il loro avere il ‘respiro corto’ non mi ha fatto dormire più di una notte”.
E poi spiega la sua azione alla Caritas: “I più fragili accolti nei diversi centri e nei servizi della Fondazione accompagnati tutti da professionisti e operatori di prim’ordine mi suscitano sentimenti di protezionee difesa. Poter essere io causa di contagio per altri mi impone di osservare al massimo tutte le precauzioni disponibili. Ho amici e alcuni parenti che comeinfermieri o medici lavorano in ospedali e mi chiedono spesso qualche preghiera perché temono di non farcela. Davanti poi a tanta superficialità che è sovente sotto i nostri occhi non posso non dirlo in tutti i modi e in tutte le lingue specie in quella che amo di più, che è il mio dialetto”.
Don Vito, poi, conclude: “Qualcuno si chiederà” cosa c’entra dare avvisi sanitari “con la messa o con il Vangelo? Il Dio in cui credo ha un tremendo amore per la vita. Vederla recuperata indiversi servizi caritativi mi impone di non sciuparla e di aiutare a non farla sciupare. Anche all’anziano a cui l’ho detto auguro lunghissima vita. Tra l’altro, gliel’ho detto proprio per questo”.