Sarà
un’udienza a dir poco bollente quella che si svolgerà stamattina, a
partire dalle 9, nell’aula bunker del Tribunale di Bitonto.
L’udienza
rientra nel processo relativo al presunto inquinamento causato dalla
discarica Martucci, messa sotto sequestro preventivo dal 24 giugno
2013. Tratterà, stando alle anticipazioni di Bitontolive,
«l’affidamento dell’incarico al collegio dei periti Ctu relativo
all’incidente probatorio sull’analisi delle acque di falda, richiesto
dagli avvocati del collegio di difesa della Progetto Gestione Ba 5 e
Lombardi Ecologia, nel procedimento penale davanti al gup e
allargato, su richiesta del pm e delle altre parti civili, a diversi
aspetti dell’eventuale inquinamento del territorio e sottosuolo e del
possibile disastro ambientale in corso».
Fuori
agli uffici giudiziari di via Planelli, ci sarà anche l’associazione
“Chiudiamo la discarica Martucci” (presidente Vittorio Farella),
che dovrebbe rendersi protagonista di un pacifico presidio.
Il
processo contro i presunti danni ambientali della famigerata
discarica si è aperto il 30 marzo con la prima “seduta” davanti
al giudice dell’udienza preliminare, che ha accettato la costituzione
del comune di Bitonto come parte civile(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/processo-discarica-martucci-anche-bitonto-si-costituisce-parte-civile/5891.htm).
Secondo
la procura, la discarica – definita da
molti studiosi una bomba ecologica – non sarebbe stata costruita
secondo progetto, e ciò avrebbe provocato l’infiltrazione del
percolato nel sottosuolo e l’inquinamento della falda e dei terreni
agricoli.
L’accusa,
allora, è di disastro
ambientale, falso ideologico, omissione di atti d’ufficio, truffa,
frode in pubbliche forniture, gestione di rifiuti non autorizzata.