Bonificare entro una settimana tutta la discarica “Ecoambiente” situata in contrada “Torre d’Agera”.
La Città metropolitana interviene a gamba tesa con un atto magari dovuto a livello giuridico ma comunque importante nella (triste) storia della discarica in questione e lo fa con una precisa ordinanza con la quale mette la società – adesso in liquidazione – a prendere di petto le proprie responsabilità. E certificate da un Piano di caratterizzazione voluto, ottenuto e realizzato dal Comune – seconda amministrazione Michele Abbaticchio prima e Francesco Ricci adesso – a lungo ostacolato dalla società proprietaria e che ha messo nero su bianco come la fonte primaria di contaminazione sia costituita dal liquido prodotto dai rifiuti conferiti (percolato), determinando, a causa della scarsa tenuta dello strato impermeabile del fondo della discarica, il successivo inquinamento della falda acquifera sotterranea della zona, divenuta pertanto fonte secondaria di contaminazione.
La decisione di via Spalato rappresenta un altro successo per Palazzo Gentile che già da mesi ha presentato una denuncia-querela alla procura della Repubblica per individuare persone fisiche e giuridiche responsabili di condotte penalmente rilevanti, per le quali si configurerebbe il reato di disastro/inquinamento ambientale e da tempo ha aperto questa battaglia. Solo due mesi fa, inoltre, la Giunta del governatore Michele Emiliano ha inserito l’impianto bitontino tra i più pericolosi per la salute umana e l’ambiente e tra i primi da dismettere, grazie a una dotazione finanziaria da 75 milioni di euro, risorse, a valere sull’Azione del Programma regionale Puglia Fesr-Fse 2021-2027, che saranno messe a disposizione nei prossimi anni.