C’è tempo fino al 24 aprile per presentare manifestazione di interesse per i lavori di messa in sicurezza della discarica “Ecoambiente”. In modo particolare, i lavori riguarderanno il servizio di estrazione e avvio a smaltimento del percolato e connessa manutenzione delle aree di cantiere. Lo si legge nell’avvio di procedura di gara pubblicato sul sito del Comune dal 4 aprile e predisposto dal servizio Ambiente e gestione integrata dei rifiuti. Si tratta di lavori molto attesi e che da tempo sono oggetto di polemiche politiche per l’urgenza dell’intervento da effettuare.
La discarica, al momento, – si legge negli atti amministrativi predisposti da Palazzo Gentile – non presenta alcuna copertura sommitale e, come determinato, le principali problematiche ambientali del sito riguardano la presenza di percolato che rappresenta la fonte di inquinamento primario e nella falda idrica la fonte secondaria di inquinamento. Tali determinazioni sono state confermate da Arpa Puglia a luglio dell’anno scorso, la quale ha esplicitamente rappresentato «la criticità ambientale rappresentata dalle acque sotterranee prelevate che appaiono assimilabili al percolato di discarica e tale evidenza è indice di un fenomeno di migrazione dal corpo discarica presumibilmente ancora in corso e di contaminazione delle acque sotterranee».
Da corso Vittorio Emanuele fanno notare che lo smaltimento del percolato rappresenta una misura che mira a intervenire con la finalità di minimizzare i potenziali impatti negativi sulle matrici ambientali.
Ma in cosa consisterà il lavoro?
In cinque grandi linee: sfalci e pulizia delle aree di intervento; ripristino della viabilità; ripristino pompa sul pozzo e verifica e collaudo quadri elettrici; installazione strumenti di misura della soggiacenza del percolato; estrazione smaltimento del percolato. Date le dimensioni ragguardevoli e la particolare tipologia di sito in cui si opera l’attività di smaltimento del percolato rappresenta un primo passo nella direzione della messa in sicurezza di emergenza, ma non definitivo in quanto il sito di fatto necessiterebbe di interventi più strutturali e interventi periodici di manutenzione.
Per l’estrazione del percolato, verrà effettuata dai pozzi predisposti, e sarà immesso direttamente nelle autobotti per poi essere trasportato all’impianto autorizzato per lo smaltimento. Prima dell’estrazione dovrà essere verificata l’integrità dei pozzi predisposti e, se presenti, i sistemi di pompaggio automatico.