Ad ottenere un grande successo al festival DigithOn, che nei giorni scorsi si è tenuto a Bisceglie, oltre al 18enne Samba Gueye, è stata anche un’altra bitontina: Luciana Carbonara, tra le creatrici del portale Trackability.
Ne parlammo già a febbraio, quando le tre creatrici (oltre a Luciana Carbinara, ci sono anche le colleghe Angela Squicciarini e Sappia Fanelli) presentarono il progetto a Bitonto. Frutto di un bando finanziato dalla regione e, da loro, vinto (PIN – Pugliesi Innovativi), TrackAbility è un portale che allarghi l’offerta turistica anche alle persone con disabilità, indicando le strutture in grado di ospitare chi ha esigenze particolari, ma è spesso bloccato da barriere architettoniche.
«Un portale che aumenti l’accessibilità turistica della Puglia, garantendo l’accesso a tutti coloro che hanno necessità particolari – spiegarono in quell’occasione – che mappi e monitori le strutture che sono in grado di soddisfare quelle necessità. Una sorta di anello di congiunzione tra i vari soggetti».
Il loro progetto si è piazzato al 13° posto nella classifica generale della maratona biscegliese, in cui si sono confrontate oltre cento proposte.
Come si legge sul sito dell’evento, «TrackAbility permette alle persone con particolari necessità di viaggio, di ottenere informazioni verificate e certificate, sull’accessibilità delle destinazioni turistiche. Implementando, organizzando, promuovendo meglio i propri servizi, si possono accogliere le necessità di milioni di turisti con esigenze speciali in tutto il mondo. La domanda potenziale europea di turismo accessibile è pari a circa 127,5 milioni di persone, mentre la domanda potenziale mondiale è pari a circa 1,086 miliardi. La proposta imprenditoriale del progetto TrackAbility ha messo a punto un sistema che genera un database di informazioni relative al mondo del turismo accessibile: dalle strutture ricettive, a quelle ristorative, dalle attrazioni turistiche, a eventi e attività fruibili da tutti. La nostra prima milestone sarà quella di certificare più strutture ricettive e ristorative possibili, nel territorio pugliese. Parliamo di 22.544 strutture di cui: 19.510 sono attività ristorative e 3.034 offrono anche l’alloggio. Il business model si fonda su quattro step: somministrazione di una scheda di auto- rilevazione dell’accessibilità; controllo da parte di un ingegnere TrackAbility; soggiorno di verificare da parte di un ambasciatore TrackAbility; certificazione e listing delle strutture. Il ruolo dell’ambasciatore è di fondamentale importanza: si tratta di turisti con esigenze specifiche che si prestano a soggiornare in una delle strutture indicate da TrackAbility per verificare, in loco, congruenza ed affidabilità delle informazioni relative all’accessibilità. Il valore è duplice: da un lato il progetto diventa scalabile, dall’altro gli utenti finali sono parte attiva del meccanismo di certificazione non solo con la semplice recensione. Rendere il turismo accessibile significa ottemperare un obbligo morale e civile, ma anche favorire un ritorno economico a fronte degli importanti flussi turistici che questo segmento di popolazione può determinare sul territorio».