Sovente mi torna in mente l’efficace motto utilizzato dal dottor Michele Abbaticchio durante la campagna elettorale per la corsa a sindaco di Bitonto nel maggio del 2012: «diventiAMO tutti sindaco».
Effettivamente allo scopo ha funzionato.
Tant’è che l’associazione politica Bitonto in Movimento ha preso in parola il nostro giovane “portavoce” a Palazzo Gentile, cominciando a fare delle proposte serie e argomentate che, coerentemente con quanto promesso durante la giostra elettorale, sono state puntualmente disattese con motivazioni talora poco serie e per niente argomentate.
Noi attivisti e soci di Bitonto in Movimento riteniamo fermamente che lo sviluppo di una comunità, come quella della nostra città, debba prendere le mosse dalla trasparenza, dalla fiducia reciproca e dalla collaborazione di tutti i suoi membri. Quale miglior antidoto di questa semplice formula all’attecchire di grandi mali quali corruzione e cattiva amministrazione?
Tra banchetti in piazza, discussioni in assemblea ed eventi come il Linux Day alle “Officine Culturali”, noi attivisti di Bitonto in Movimento abbiamo convenuto che – tra i tanti – quello della digitalizzazione dell’amministrazione comunale nonché dell’uso del software libero nei pubblici uffici sia un contenuto che non possa più essere ignorato dalla giunta della nostra città: non fosse altro per il grande risparmio economico che un tale provvedimento comporterebbe per le casse del comune… e le tasche dei suoi abitanti.
Detto ciò, veniamo al punto dolente: dopo varie richieste informali al dottor Nacci, già assessore con delega all’IT, non avendo avuto alcun riscontro il 18 giugno scorso Bitonto in Movimento ha richiesto formalmente all’amministrazione, mediante richiesta protocollata, di fornire alcuni dati riguardanti la “struttura” informatica degli uffici comunali in modo da progettare un innovativo piano tecnologico, rigorosamente a titolo gratuito (e forse è proprio questo il problema poiché secondo vulgata “non è buono se non si paga”) con l’utilizzo di software libero e open source.
Un’opzione tra l’altro prevista dalla Legge N.124 del 07/08/2015 (“Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”), che i politici bitontini dovrebbero far applicare alla lettera e conoscere a menadito dal momento che essi si vantano di essere sensibili a questioni di innovazione tecnologica (Turismo sostenibile, Smart City, piste ciclabili, ecc. ecc).
Di questi tempi l’amministrazione dovrebbe sentirsi obbligata a trovare tutti i modi per risparmiare fondi da poter destinare ad ambiti più idonei senza accampare la scusa, quando i cittadini contestano l’aumento delle imposte fiscali, del fatto che i tagli provengono dal governo nazionale.