Bussava contro la sua porta ogni giorno e il mantra era sempre lo stesso: “Ti ammazzo”. Il tormento di una donna è terminato quando gli agenti del commissariato di Bitonto ieri hanno arrestato un pregiudicato 48enne, già sorvegliato speciale, che da inizio settembre vessava l’ex compagna, più piccola di circa dieci anni.
Storie che si ripetono e vedono le donne tristemente protagoniste di fatti analoghi: la vittima in questione, nelle scorse settimane, era stata anche aggredita subendo un trauma alla mano, per cui le sono stati refertati dieci giorni di prognosi.
Quello che fino a poco tempo prima considerava un sogno d’amore si era trasformato in un incubo: con comportamenti reiterati, l’uomo cercava quotidianamente di aggredirla, bussando alla sua porta insistentemente. I poliziotti sono intervenuti per quasi dieci giorni, fin quando il magistrato non ha disposto l’arresto e il trasferimento in carcere del 48enne che ora dovrà rispondere di atti persecutori e lesioni personali aggravate.
«Da inizio anno – spiega la presidente del Centro Antiviolenza “Io sono mia”, Ivana Stellacci – sono 68 gli accessi registrati al nostro sportello e ci tocca evidenziare come ci sia un aumento del 40% di richieste d’aiuto e prese in carico rispetto allo scorso anno. Una violenza trasversale che colpisce le donne dai 18 ai 75 anni, con un picco tra i 40-50 anni, sia occupate sia inoccupate. Il 30% delle richieste d’aiuto derivano dai servizi sociali, il restante 70 da accessi spontanei. Ricordiamo a tutte le vittime di rivolgersi, senza paura, ai centri autorizzati e di contattarci in qualsiasi momento al 1522 o al 3807458616»