Nell’attesa di un nuovo dpcm, molte sono le domande che gli italiani si stanno ponendo su quello che potrebbe cambiare in vista di questo strano Natale e Capodanno in pandemia.
E le prime anticipazioni arrivano dal ministro della Salute Roberto Speranza, dalla raccomandazione di non portare a casa persone non conviventi per i cenoni a quella di limitare gli spostamenti al necessario al coprifuoco che rimarrà alle ore 22.
Il Natale è “persino più insidioso dell’estate, perché il virus è più facile che si trasferisca da una persona all’altra in un luogo chiuso, mentre d’estate si sta di più all’aperto”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in video collegamento con ‘Live Non è la D’Urso’ su Canale 5. “Non è il momento di grandi cenoni – ha sostenuto Speranza -, stiamo dentro una sfida molto complicata” e “non sarà un Natale come tutti gli altri, bisogna dire le cose come stanno. Sarà un Natale ispirato alla sobrietà, stiamo ancora dentro un’epidemia molto, molto significativa, mai dimenticare neppure per un istante il numero alto di decessi. Va evitato di commettere errori e leggerezze, rischieremmo in gennaio di avere di nuovo i numeri di inizio novembre e non ce lo possiamo permettere”. Chi potrà muoversi? “C’è già una forte raccomandazione a evitare di portare a casa persone non conviventi, nei prossimi giorni ci sarà un nuovo dpcm con cui daremo risposte formali a varie domande”, ha sostenuto il ministro. Invitando quindi a spostarsi “solo se necessario, stare a casa ogni volta che è possibile, ridurre il più possibile i contatti, e sono regole valide sempre e ancora più valide in tempo di vacanza. Limitiamo agli affetti più stretti, limitiamo gli spostamenti a cosa indispensabili”
E a proposito del coprifuoco, il ministro ha confermato che sarà ancora dalle 22 alle prime ore dell’indomani anche la notte di Natale e anche la notte del 31 dicembre con il passaggio al 2021. “È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di ottenere risultati“. E varrà anche per la Messa di Natale che di solito va oltre la mezzanotte: “Il coprifuoco va sempre rispettato, e vale per tutti, anche nel pieno rispetto delle funzioni religiose”, ha commentato Speranza.