Covid-19: distanziamento sociale e mascherine sono precauzioni ancora necessarie Nel decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la proroga delle misure di sicurezza per evitare un nuovo lockdown Distanziamento sociale, obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, responsabilità comune. Queste, ancora una volta, sono le parole d’ordine del Dpcm firmato da Giuseppe Conte lo scorso 8 agosto, e in vigore dal 9 agosto fino al prossimo 7 settembre. Il Presidente del Consiglio si è detto convinto che, nei prossimi mesi, non si verificherà un nuovo lockdown, ma che la proroga dello stato d’emergenza si sia resa inevitabile “ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19”. Si tratta di provvedimenti minimi, ma indispensabili, considerando “le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale”, si legge nel decreto. Resta, dunque, l’obbligo di proteggere le vie respiratorie con mascherine, monouso o lavabili, nei luoghi chiusi, sui mezzi di trasporto pubblici, e “in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”. Sono esentati dall’ordine solo i bambini al di sotto dei sei anni, e i soggetti con forme di disabilità che non consentono l’utilizzo continuativo della mascherina, nonché i loro eventuali accompagnatori o tutori. Cruciale, per il contenimento della diffusione del virus, anche il distanziamento sociale. “È fatto obbligo”, prosegue il decreto, “di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”, una misura che si mantiene “invariata e prioritaria”, insieme all’“igiene costante e accurata delle mani”. Una precauzione, quella del distanziamento sociale, che sembra essere continuamente violata anche a Bitonto, soprattutto con il sopraggiungere della bella stagione. Il decreto prevede, inoltre, per chiunque manifesti un’infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5), la proroga dell’obbligo di “rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante”. A partire dal 1° settembre, poi, sarà consentita la partecipazione del pubblico a eventi sportivi minori, “che non superino il numero di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per gli spettacoli al chiuso”. L’accesso del pubblico, inoltre, sarà consentito sono negli “impianti nei quali sia possibile sia possibile prenotare e ottenere posti a sedere assegnati, nel pieno rispetto del distanziamento interpersonale. Si tratta di misure di precauzione minime, di buon senso, che potrebbero però essere fondamentali per evitare che il peggio riaccada. Sta, adesso, ai cittadini, italiani e bitontini, dimostrare di possedere la responsabilità e la prudenza a cui tante volte negli ultimi mesi la politica si è appellata, e a cui continua ad appellarsi.