Dalla comunità del Circolo Didattico “Caiati” riceviamo e pubblichiamo.
Per i latini la “aurea mediocritas” aveva una connotazione positiva, significava stare in una posizione intermedia tra l’ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, ed esaltava il rifiuto di ogni eccesso, invitando a rispettare il “giusto mezzo”.
Nella contemporaneità la mediocrità è invece diventata il peccato più grande (Martha Graham), simbolo di ignoranza, meschinità, impossibilità di pensare e sentire, vuoto che invade ogni sfera della vita sociale.
Riconducono alla mediocrità, invero, le parole del prof. Castellana, alla mediocrità, ancora, le sue affermazioni tendenziose e prive di fondamento storico che gettano discredito su una scuola, sulla sua Dirigente e sul suo personale.
La verità storica, invece, sta nella delibera collegiale con cui il collegio ha approvato la formazione che suscita scandalo, sta nella circolare del MIUR che fa diventare la scuola ente erogatore di formazione a pagamento, sta nella voglia di scacciare lo spettro della provocazione gratuita e dell’offesa.
La parte onesta della comunità scolastica del Circolo Didattico “ G. Caiati” si dissocia dalla strumentalizzazione fatta dalla GILDA- UNAMS di un episodio che non merita assolutamente gli onori della cronaca ma che viene usato perché qualche sprovveduto possa credere che il prof. Castellana sia il difensore dei deboli e votare la GILDA alle prossime elezioni RSU.
Brutta parola il populismo, ma quanto attuale, anche in riferimento ai fatti di cui parliamo.
La parte onesta della scuola Caiati non accetterà mai di confrontarsi su questo piano, rigetterà ogni invito alla divisione ed al pettegolezzo, convinta com’ è, che, essere educatori significa mettersi ogni giorno al servizio della giustizia e della verità storica, principi che, onestamente, non trovano dimora nelle parole del professore.
La parte onesta della comunità scolastica del C.D. “ G. Caiati”