Da Controvento-Area Popolare Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Si è tenuto mercoledì 12 ottobre 2016
nel recuperato Chiostro di San Domenico, la terza serata della rassegna
culturale per l’educazione civile contro tutte le mafie “Oltre la legalità”.
La prima parte della serata è
stata introdotta dallo scrittore Francesco
Minervini, autore del libro “Il grido e l’impegno”. A seguire
sono intervenuti anche il PM Dr. Michele
Ruggiero, il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani e Peppino
Fazio, padre di Michele, vittima innocente di mafia e protagonista del
libro di Minervini.
“Lamentarsi di meno e impegnarsi di più” è stata la sfida lanciata
da Romani durante il suo intervento, affinché ogni cittadino italiano non faccia
più finta di non aver sentito e di non aver visto, ma abbia il coraggio di
misurarsi con questa grande problema, che è la mafia. Ogni realtà comunale si
senta spronata a garantire l’uguaglianza tra i cittadini, e la prima condizione
per assicurare ciò è proprio la legalità, conclude così il suo intervento il Pm
Ruggiero.
Come gruppo partitico, sotto
l’attenta guida del presidente onorario dell’associazione Controvento e
coordinatore regionale di Area Popolare, Sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano, ci siamo chiesti: “E la nostra Bitonto quanto si misura con il
problema mafia?”.
Dobbiamo sicuramente riconoscere
la crescita della città dinanzi a questa problematica attraverso le tante
iniziative volte a contrastare la minaccia della criminalità organizzata, anche
grazie alla forte presenza di Libera, associazione contro tutte le mafie. Ci
sono stati commercianti, imprenditori e uomini in generale che hanno avuto il
coraggio di denunciare e di non essere vinti dal senso di omertà, e ci sono
stati altri che hanno sfidato i punti più caldi della città, quelli dove la
linea di confine era ben marcata e per i quali i bitontini erano soliti dire “lì
non si può andare”. Oggi invece ci sono bar, pub, bed and breakfast e la sera
si fa fatica ad andarci, ma solo perché le strade sono affollate di bitontini e
turisti.
Un forte segnale è stato dato,
proprio in occasione della settimana oltre la legalità, da don Vito Piccinonna, rettore della basilica S.S. Medici, che ha
invitato i mafiosi a non presentarsi in processione perché non sarà di certo un
cero ad espiare di dosso le colpe, ma piuttosto restare a casa e pentirsi.
La nostra Bitonto, infine, ha
voluto omaggiare una delle vittime di mafia Paolo Borsellino, intitolando proprio a lui il nuovo centro polifunzionale
sportivo che è stato inaugurato il 14 ottobre presso il Parco dello sport (area
piscina comunale, Via Del Petto). “Auspico,
dopo questa settimana conclusasi, che il senso di legalità, rispetto delle
regole, rispetto tra gli uomini e affermazione dei diritti e doveri non siano
solo slogan da palcoscenico, ma piuttosto sottotitoli indelebili di
quotidianità. È una critica di impatto ma la dura realtà va denunciata affinché
non siano più gli strateghi della vecchia
politica ad essere i garanti delle leggi, ma giovani principes, esempi di onestà e di corrette prassi”,
conclude il presidente della locale sezione Controvento-Area Popolare Roberto Cardinale.