La Giunta regionale nella seduta di venerdì 2 agosto ha approvato il Piano regionale per il Diritto allo studio per l’anno 2019, deliberando il riparto dei contributi tra i Comuni pugliesi per uno stanziamento complessivo di 10,8 milioni di euro.
Al Comune di Bitonto sono stati assegnati contributi per un totale di 141.044 euro.
In dettaglio, per la mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia (statali e paritarie) il contributo concesso è di 0,45 euro per ogni pasto previsto, per un massimo di 180 giorni: l’importo totale assegnato per il servizio ammonta a 101.493 euro (82.863 per le scuole dell’infanzia statali e 18.630 per le scuole dell’infanzia paritarie).
Ammonta, invece, a 21.520 euro il contributo per il trasporto scolastico, attribuito dalla Regione sulla base degli scuolabus utilizzati e della complessità del servizio.
Per gli “Interventi vari”, che comprendono i contributi per la fornitura gratuita o semigratuita libri di testo alunni scuola secondaria di 1°grado e l’acquisto di sussidi scolastici e speciali sussidi e attrezzature didattiche per disabili, è stato riconosciuto un contributo di 7.034 euro (1 euro per il numero degli alunni frequentanti le scuole di Bitonto).
Altri 10.997 euro, poi, sono stati concessi come contributo di gestione per le scuole per l’infanzia paritarie private (si tratta delle scuole indicate nel Programma comunale come “paritarie”, autorizzate dall’Ufficio scolastico regionale, senza fini di lucro e convenzionate con il Comune).
“I contributi del Piano regionale per il Diritto allo studio – commenta l’assessore alla pubblica istruzione, Angela Saracino – rappresentano solo una parte (poco meno del 10%) delle risorse che l’Amministrazione comunale ha programmato di investire sul mondo della scuola per garantire l’effettivo esercizio del diritto allo studio a tutti i cittadini. Mensa e trasporto assorbono la quota più rilevante delle risorse, ma nel Programma comunale per il diritto allo studio 2019 trovano spazio anche interventi di altra natura, tra i quali, importante novità, quello relativo alla prosecuzione dei servizi educativi di prima infanzia, ovvero di tutti quei servizi che si occupano della fascia di età 0-3 anni e che nel nostro territorio sono essenzialmente ed esclusivamente a titolarità privata”.