A seguito del tavolo di concertazione con le associazioni agricole, ambientaliste, Università di Bari etc, che ho convocato la scorsa settimana presso l’Assessorato Ambiente, si è ritenuto di recepire le istanze dei partecipanti, rendendo possibile l’utilizzo anche di biopesticidi autorizzati e di prodotti naturali, che hanno dimostrato efficacia nelle sperimentazioni. Quest’importante risultato può diventare modello virtuoso per le altre Regioni Italiane interessate dal fenomeno Xylella.
Abbiamo così contemperato l’esigenza degli agricoltori e, in particolare, del settore dell’agricoltura biologica con la tutela della salute. Il piano di contrasto alla Xylella non prevederà l’obbligo dell’utilizzo di pesticidi che rischiano di danneggiare interi ecosistemi, specie ed habitat bio autorizzate, bensì prevederà anche la possibilità di utilizzare biopesticidi.
La Regione Puglia ha sostenuto il lavoro dei ricercatori che in questi sette anni hanno studiato il ciclo biologico dei vettori e sperimentato mezzi per contenere il rischio di diffusione del batterio da parte dei vettori stessi.
I risultati, oggi, consentono di proporre in Puglia e nelle altre regioni europee il modo per prevenire la diffusione del batterio.
Ho lavorato, duramente, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, coinvolgendo il mondo del biologico, ambientalista ed accademico.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ed, in particolar modo, l’assessore Donato Pentassuglia, che ha dimostrato sensibilità al tema”.