“Ci risiamo, il Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia ci riprova ancora! L’obiettivo? Una richiesta di anticipo economico agli agricoltori utenti degli impianti irrigui, pari al 50% dei consumi e pagamenti effettuati nell’anno 2020, pena la mancata erogazione dell’acqua in questa stagione irrigua. Una iniziativa assurda per cui già nel 2017 vi era stato un tentativo di attuazione, ma che poi è logicamente naufragata perché inopportuna. Non ho remore nel definire scriteriate queste richieste di anticipazione su ipotetici quantitativi di acqua non ancora prelevata dai pozzi artesiani e, quindi, non erogata ai produttori.
Attacca così Domenico Damascelli, vicecoordinatore regionale Fi, in merito alla recente richiesta del Consorzio Terre d’Apulia: “Un qualcosa fuor di logica, che non esiste, privo di alcun criterio” per l’esponente politico.
“Il settore agricolo pugliese è già profondamente segnato e colpito dalle calamità naturali che, spesso, creano enormi problemi di natura economica al comparto -continua Damascelli-. A questo aggiungiamo anche le problematiche relative alle ormai congenite situazioni deficitarie dovute alle ricorrenti crisi di mercato”. “Come poter pensare, quindi, di avanzare tali richieste ai nostri agricoltori, già quotidianamente costretti a far fronte a contesti di precarietà?” è ancora l’interrogativo di Damascelli.
“Questa politica coercitiva del Consorzio di bonifica è inopportuna e le richieste di anticipo sono da ritirare immediatamente, non si può lanciare una provocazione tale al mondo agricolo della nostra regione -chiede con risolutezza Damascelli-. Questi più che imbarazzanti pagamenti anticipati vanno assolutamente scongiurati e l’unico modo per farlo è la revoca di questa iniziativa da parte dell’ente”.
“Sono certo che l’assessore regionale Pentassuglia coglierà l’assurdità di questa iniqua disposizione da parte del Consorzio Terre d’Apulia -confida il politico-. Una richiesta di acconto per i consumi dell’anno precedente che, tra l’altro, non ha alcun fondamento e nessuna plausibile motivazione nello stesso atto commissariale in cui viene deliberata”.
“Tutto ciò appare francamente davvero surreale! Sia ritirato e mai più riproposto questo provvedimento!”, conclude perentorio Damascelli.