L’intento è uno solo: conferire (simbolicamente) la cittadinanza italiana a tutti quei minori nati in Italia da genitori stranieri e residenti a Bitonto.
Magari anche con una cerimonia pubblica.
In un momento in cui tutta l’agenda politica e dei media è quasi interamente occupata dalla questione migranti, tra accoglienza e respingimenti, il Comune di Bitonto cerca di andare controtendenza e di aiutare quelli presenti a casa nostra.
Il Consiglio comunale di giovedì, infatti, (appuntamento alle 16.30 a Palazzo Gentile) vede come punto all’ordine del giorno anche un preciso Atto di indirizzo sul riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri nati nello Stivale e residenti nella città dell’olio e del sollievo.
La proposta è portata all’attenzione della massima assise cittadina da 11 consiglieri tra maggioranza e opposizione, e lanciata già a febbraio da “Città democratica” con tanto di lettera al sindaco Michele Abbaticchio.
“La cittadinanza – si legge nel dispositivo – non supplisce giuridicamente allo Ius Soli, e ha quindi soltanto valore simbolico, culturale e sociale e indica la volontà, da un lato di formalizzare l’accoglienza, e dall’altro di condividere leggi e regole che ogni abitante di una comunità è tenuto a rispettare”.
Ma perché questo provvedimento? Si inserisce nell’ottica delle varie campagne Unicef e riprende l’articolo 7 della Convenzione Unicef sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ed è necessario – secondo i proponenti – perché “le massime autorità dello Stato e religiose hanno più volte invitato i politici a farsi carico di una definizione normativa dello Ius soli in Italia. E alcuni sindaci e le comunità locali già stanno dando alcuni segnali in tal senso, con la pratica del riconoscimento simbolico”.
Per fare tutto ciò, c’è anche un preciso iter da seguire: dopo il via libera dell’Assemblea consiliare (il che dovrebbe essere abbastanza scontato), la palla poi passa alla segreteria del primo cittadino che dovrà organizzare la cerimonia di consegna, e poi comunicarne l’esito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.