Un paio di settimane fa ci eravamo lasciati così. Con i circa 200 somministrati della commessa INPS impiegati sul sito di Molfetta (leggasi “Network Contacts”), il cui contratto era in scadenza il 31 agosto, “messi in sicurezza” per un altro mese, e cioè fino al 30 settembre (leggi qui articolo https://bit.ly/3ha35JA).
Nei prossimi giorni, però, potrebbe e dovrebbe giocarsi una partita decisiva per le loro sorti – e di tutti i contratti a termine di altre commesse, ovviamente – e quindi capire se la tanto attesa stabilizzazione s’avrà da farsi o meno.
La Uil, infatti, (segretario regionale Vito Gemmati) un paio di giorni fa ha fatto recapitare una lettera direttamente all’azienda per chiedere “un incontro sui contenuti dell’accordo del 25 novembre 2019 con particolare riguardo al “SISTEMA DI VERIFICA E DI PERCORSO” previsto dalle parti contraenti”.
È giusto fare un passo indietro, allora. L’accordo in questione è quello con cui anche gli operatori telefonici con contratto di somministrazione (adesso sono quattro le agenzie per il lavoro impegnate, ndr) impegnati nel vecchio sito modugnese di “Transcom” non sono stati tagliati nel cambio di appalto firmato il 2 agosto ma diventato operativo dal 2 dicembre. E che prevedeva, a seconda di precise condizioni e dell’andamento della commessa stessa, anche un progressivo percorso di stabilizzazione degli stessi. Fin dal primissimo giorno, le organizzazioni sindacali (da rilevare, però, il grande impegno e la tenacia soprattutto della Uil) stanno cercando la tanto agognata e meritata stabilizzazione, e quindi un inquadramento aziendale e magari pure a tempo indeterminato. Un futuro un po’ più sorridente, quindi. E anche il colosso molfettese non si è mai sottratto a questo dialogo che è proceduto senza grossi intoppi.
Tutti erano convinti che si potesse mettere nero su bianco già dal 1° settembre, ma per diverse motivazioni questo non è avvenuto. E la speranza è che – visto anche il continuo ottimismo dei sindacati e del dato tratto – lo champagne si possa stappare dal prossimo rinnovo contrattuale.
L’incontro “assume – si legge nello scritto sindacale – carattere d’urgenza in conseguenza delle imminenti scadenze dei contratti a tempo determinato e delle scelte connesse all’emergenza COVID 19”.
L’occasione, spiegano altre voci sindacali, sarà utile anche per discutere del mantenimento dello Smart Working, che l’azienda sta adottando fin dall’inizio dell’emergenza.