Il 30 dicembre del 2017 la nostra città si risvegliò nella paura e con il dolore per una morte tragica e assurda.
In uno scontro a fuoco tra clan rivali, l’innocente Anna Rosa Tarantino perse la vita.
Oggi, a distanza di tre anni, Bitonto è tornata a ricordare l’84enne vittima di mafia, con una manifestazione pubblica nei pressi del luogo dell’omicidio.
Alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, è stata deposta una corona di fiori sotto la targa che il Comune ha fatto apporre a porta Robustina.
“Il potere della denuncia è l’unica arma che ci resta come cittadini e deve essere esercitata per costruire un futuro diverso per la nostra città e la Puglia in generale” ha detto il sindaco Michele Abbaticchio, durante la cerimonia di commemorazione.
“Ricordiamo quella tragedia perché fu uno spartiacque – ha aggiunto – tra un vecchio modo di intendere la criminalità organizzata, con l’opinione pubblica e la politica che sembravano quasi voler sminuire ciò che stava accadendo, e un modo nuovo. Dopo la morte di Anna Rosa siamo diventati tutti consapevoli che quello che stava accadendo non aveva precedenti e oggi resta il simbolo di tutto ciò che potrebbe accadere”.
Per la deputata Francesca Anna Ruggiero, presente alla cerimonia, “la tragica e barbara uccisione di Anna Rosa Tarantino è una di quelle ferite profonde e dolorose che segnano per sempre una comunità. Per lei e per tutte le vittime innocenti di mafia lo Stato non deve arretrare di un passo. Bisogna insistere con ostinazione nella lotta contro un cancro che inquina la vita democratica di un Paese, mette a rischio la sicurezza dei cittadini e frena la crescita economica”.