Da un lato fare il punto con il ministro dell’Interno Marco Minniti e il capo della polizia Franco Gabrielli sul senso di (in)sicurezza presente nell’intera area metropolitana barese e per capire come affrontarla, anche attraverso un’alleanza strategica con e tra i sindaci.
Dall’altro lato, poi, ribadire che tutto deve partire dal recupero delle periferie, le zone che si sentono più abbandonate. Ed è anche per questo che quelle metropolitane si sono aggiudicate un finanziamento di oltre 40 milioni di euro direttamente dal Governo romano.
Non è mancato nulla, insomma, ieri, al primo Comitato metropolitano barese sulla sicurezza urbana celebratosi al quartiere san Paolo di Bari.
Il progetto sulle periferie, relazionato ieri dal primo cittadino bitontino nonché dal vicesindaco metropolitano Michele Abbaticchio, lo abbiamo conosciuto già oltre un anno fa (http://bit.ly/2BmGRU3). Si chiama “Periferie aperte”, e prevede un totale di 37 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico in 36 Comuni. Riqualificazione di 11 piazze, la creazione di 17 parchi urbani polifunzionali, il rafforzamento del greening urbano in 18 Comuni, 11 nuove aree sportive attrezzate, l’implementazione di nuovi dispositivi di sorveglianza e gestione della sicurezza in 17 Comuni, la riqualificazione di 9 vettori di mobilità ciclo pedonale, per un totale di 2 milioni di metri quadri di superficie riqualificata e riconvertita.
In realtà, la somma in ballo è di circa 100milioni di euro, anche se quella effettivamente finanziata sarà poco meno della metà, perché gli altri soldi saranno di cofinanziamenti pubblici e privati.
Di questa importante somma, qualcosa – circa 2,2 milioni di euro – arriverà anche nella città dell’olio. E anche qui sappiamo per fare cosa (http://bit.ly/2y9NFyn). L’idea dell’amministrazione comunale, infatti, è quella di realizzare parchi urbani attrezzati e video sorvegliati in tutte le aree pubbliche della zona 167, in primis in via Berlinguer, oltre a spazi verdi e sportivi. Aree che dovrebbero essere utilizzate, poi, dagli artisti locali per esporre le genialità artistiche.
Con il finanziamento, inoltre, è previsto anche il completo recupero di Villa Sylos, riaperta ai bitontini qualche mese fa, ma che ancora necessita di qualche intervento strutturale, e del Centro polisportivo “Nicola Rossiello”.
“Il progetto che riguarda Bitonto – spiega Abbaticchio ai nostri taccuini – rientra tra i quattro particolarmente significativi nell’ambito dei finanziamenti intercettati, perché secondo il Governo anche sulla nostra città si sta portando avanti un’opera di recupero delle periferie puntando sull’adozione delle opere pubbliche da parte della comunità. I bandi partiranno a gennaio, i cantieri inizieranno in estate”