La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per nove persone, tra ex giocatori del Bitonto calcio, ex dirigenti e tecnici della squadra lucana del Picerno e anche l’allora direttore sportivo del Potenza Calcio, per il reato di concorso in frode sportiva. La vicenda contestata dalla pm Bruna Manganelli risale al 5 maggio 2019 e riguarda la partita di serie D Picerno-Bitonto disputata a Rionero in Vulture (Potenza). Secondo l’accusa quattro ex calciatori della squadra pugliese (Michele Anaclerio, Antonio Giulio Picci, Giovanni Montrone e Francesco Cosimo Patierno) avrebbero ricevuto la somma complessiva di diecimila euro in contanti per alterare il risultato della gara (finita 3-2), così consentendo al Picerno la promozione in serie C senza disputare lo spareggio. La somma di denaro per truccare la partita sarebbe stata concordata con l’allora direttore generale del Picerno Vincenzo Mitro, ex guardalinee internazionale, con l’ex allenatore della squadra lucana Domenico Giacomarro, con l’allenatore in seconda e un altro dirigente del Picerno (Nicola Tramutola e Pietro Chiaradia). A fare da “promotore dell’accordo illecito e intermediario” si legge nell’imputazione, sarebbe stato l’ex ds del Potenza Vincenzo De Santis. A seguito di questa vicenda – che nel giugno 2019 portò la Guardia di Finanza ad eseguire perquisizioni nelle sedi delle due squadra coinvolte – nell’agosto del 2020 il Picerno (attualmente in serie C) fu retrocesso d’ufficio in serie D e il Bitonto (tuttora in D) fu sanzionato con 5 punti di penalizzazione e di conseguenza perse il primo posto della classifica del girone H della serie D che gli era valso la promozione in serie C.