Roberto Benigni è un istrione pirotecnico, imprevedibile, folle.
Ospite, ieri sera, al Bif&st, manifestazione di cinema e arte ormai di caratura internazionale, presentato dal direttore artistico Felice Laudadio, il premio Oscar ha stupito tutti col solito intervento colmo di entusiasmo e passione, oltre che di arguta carica comica.
E per elogiare le meraviglie della nostra terra, in incipit, ha detto esattamente così: “Trovatemi casa anche a Bitonto perché io possa stare ogni sera qui“. Ed ha proseguito come un fiume in piena.
Che la nostra città eserciti da sempre un fascino particolare su tutti coloro che abbiano la ventura seconda di conoscerla o ammirarla, è un dato di fatto incontrovertibile.
Ma il regista geniale dell’indimenticabile capolavoro “La vita è bella“, pur lasciando tutti a bocca aperta, si è “semplicemente” piazzato sulla scia di un grande poeta latino, Marco Valerio Marziale, che, duemila anni fa, in ben due epigrammi, in posizione di “fulmen in clausula“, mostrava di agognare la nostra città come luogo ameno e frugale, ove trascorrere la sua vita rustica.
Bene, che non resta che darsi da fare per trovare un domicilio adeguato all’ineguagliabile toscanaccio.